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Lo Psycho all'italiana che non sapevamo di aspettare
Anni di ricerche nei meandri del cinema tricolore per scovare l’erede nostrano del capolavoro di Hitchcock. Non è un eroe malinconico che vuole strappare la sua Euridice agli inferi, ma un mammone socialmente integrato che allestisce un teatro grandiosamente macabro per truffare non già la Morte, ma l’Inps
Ho passato anni a setacciare filmografie in cerca dello Psycho italiano, perché mi sembrava inverosimile che nel paese dei mammoni non vedessero la luce decine di figli illegittimi del capolavoro di Alfred Hitchcock. Di certo, e malgrado le apparenze, non era Psycosissimo, un film di Steno con Tognazzi e Vianello. Ogni volta credevo di identificarlo in un film diverso – era forse Spasmo di Umberto Lenzi? O Il rosso segno della follia di Mario Bava? – finché la mia scelta è caduta su tre film di metà anni Settanta – Per amare Ofelia di Flavio Mogherini, Di mamma non ce n’è una sola di Alfredo Giannetti e soprattutto Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno di Luciano Salce – nonché su un quarto più famoso ma meno ovvio: Profondo rosso di Dario Argento. Accade però che il vento delle cronache spazzi via in un soffio tutte le anticaglie accumulate sulla scrivania del cinefilo. In tanti giovedì mi hanno spedito – come se la notizia mi riguardasse personalmente, e vai a dargli torto – questa agenzia: “Per tre anni ha nascosto il cadavere mummificato della madre per continuare a ritirarne la pensione e, quando la carta d’identità della defunta è scaduta, si è presentato all’Anagrafe vestito da donna. E’ accaduto a Borgo Virgilio, nel Mantovano. L’uomo, un infermiere di 57 anni, è indagato per occultamento di cadavere, sostituzione di persona, truffa all’Inps e falso ideologico. A scoprire il cadavere è stata la Polizia Locale, intervenuta nella sua abitazione dopo che l’uomo è stato smascherato dal personale dell’Anagrafe”. Eccolo, lo Psycho all’italiana! Non un eroe malinconico che vuole strappare la sua Euridice agli inferi, ma un mammone socialmente integrato – un po’ come il Sordi del Medico della mutua – che allestisce un teatro grandiosamente macabro per truffare non già la Morte, ma l’Inps. Ci sono già schiere di sceneggiatori a contendersi questa storia sublime, o devo pensare che siano imbalsamati in cantina a guardare Hbo, a caccia dell’ultima serie americana da scimmiottare?
Il Bi e il Ba