
LaPresse
Il Bi e il Ba
Lo scacco matto di Trump: per rovesciarlo tocca usare le sue armi
Il re del carnevale si può affrontare solo usando gli strumenti del carnevale: la satira, la parodia, la maschera, lo sberleffo. E così si rafforza il suo regno
Due fotografie dai coloratissimi cortei No Kings che ho trovato affiancate in una delle tante gallerie sui siti d’informazione americani. Nella prima si vede un cartello con la sagoma di una corona obliterata da una croce rossa, il simbolo più diffuso delle proteste dei giorni scorsi; la seconda mostra invece un manifestante con la maschera di Pennywise, il pagliaccio maligno tutto denti di It di Stephen King, che regge un altro cartello con la scritta “Clowns killing democracy” marchiata da una croce nera. No al re, no al buffone. Abbasso la corona, abbasso il berretto a sonagli. L’accoppiamento è senz’altro giudizioso, e mostra nel modo più icastico possibile lo scacco matto che Donald Trump ha fatto a tutti.
Come pretendere di rovesciare il re del carnevale usando le armi del carnevale? Non lo si può fare se non rafforzando il suo regno, volenti o nolenti: la satira, la parodia, la maschera, lo sberleffo, tutto lavora per lui. Tra le immagini delle proteste mi ha colpito anche quella di una signora di Venice, Florida, travestita da gabinetto, con la testa coronata di Trump dentro la tazza; ebbene, la si può considerare il perfetto pendant del video deepfake generato con l’intelligenza artificiale che il presidente ha diffuso su Truth sabato scorso, in cui si vede Trump, con tanto di corona, alla guida di un aereo da combattimento che bombarda di escrementi i manifestanti, sulle note della colonna sonora di Top Gun. “Non sono un re”, ha dichiarato Trump a Fox News. E, a proposito dei cortei: “Penso che siano una barzelletta”. Intoccabile come un re, immune alla satira come il suo giullare, Trump è entrambe le cose e nessuna delle due. Capito quanto è matto lo scacco matto?

Il Bi e il Ba