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Il Bi e il Ba

Interviste che sembrano romanzi di fantascienza

Guido Vitiello

Ne "Gli uomini d'acciaio", del 1935 ma ambientato nel 2329, un ebreo potentissimo comanda un esercito di automi da un'isola sottomarina e li usa per operazioni di spionaggio. Non posso comprare il volume, ma posso leggere gratis l'intervista di Aldo Giannuli su Mow Magazine (2025!), che è più o meno la stessa cosa

Il nuovo libro dello storico Lorenzo Benadusi, Il mondo che verrà. Gli italiani e il futuro 1851-1945, pubblicato quest’estate da Laterza, rischia di mandarmi in rovina: costa ventiquattro euro, me ne farà spendere ventiquattromila. Quasi a ogni pagina trovo la menzione di un romanzo, di un racconto, di un libro illustrato o di un fumetto fantascientifico su cui bramo di mettere le mani, a qualunque prezzo. Per fortuna ce n’è almeno uno che nessun antiquario potrebbe mai vendermi. E' un romanzo inedito del 1935 di Calogero Ciancimino, Gli uomini d’Acciaio. Racconta di un ebreo potentissimo che da un’isola artificiale sottomarina comanda un esercito di automi e li usa per operazioni di spionaggio industriale (del resto, “è sempre la razza giudaica a spingere la scienza al di là di ogni limite”). Nel 2329 uno di questi pupazzi d’acciaio rapisce la figlia di uno scienziato per carpire le formule di un’arma segreta.

L’obiettivo è distruggere due terzi del pianeta così da ottenere “il dominio indiscusso, unico e dispotico della razza ebrea”. Il romanzo, pur volendo, non posso comprarlo. In compenso posso leggere, gratis, un’intervista del 17 ottobre di Mow Magazine allo studioso di intelligence Aldo Giannuli: “Guardate che qui si sottovaluta pesantemente il controllo che Israele ha sulle reti di comunicazione mondiali”, dice l’ex consulente del M5s. Inoltre, “Israele non gode solo del grande vantaggio tecnologico e finanziario, che non guasta, ma anche di uno straordinario bacino informativo, perché, giustamente dal loro punto di vista, la comunità ebraica internazionale è solidale con Tel Aviv. Questo non vuol dire che tutti gli ebrei siano spie, ovviamente, ma che gli agenti dell’intelligence, magari sotto le mentite spoglie di giornalisti, analisti, professori, poliziotti o altro, hanno un grande irradiamento all’interno della società civile e non”. Chissà se a comandare questo esercito di golem sionisti c’è un’isola artificiale in fondo al Mediterraneo. Gli Anziani di Sion temevano forse che l’eroica flotilla riuscisse a localizzarla? 

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