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Il Bi e il Ba
Gli insospettabili utilizzatori della metafora del cancro su Israele
La special rapporteur Albanese dice "malattia" e "oncologo" ma non lo nomina. I suoi compagni Di Battista e Trincia, più espliciti, parlano di "sionismo come cancro del mondo e del genere umano". Ecco chi in passato ha usato parole simili
Ci illudiamo di usare le metafore, ma sono le metafore a usare noi. In tanti hanno biasimato l’immagine infelicissima – “pietra d’inciampo” – scelta da Francesca Albanese nella famigerata intervista su Liliana Segre, e hanno fatto bene. Male hanno fatto, invece, a derubricare a semplice cattivo gusto l’altra metafora: un malato, ha detto la special rapporteur, non si fa fare la diagnosi da un sopravvissuto alla malattia, ma da un oncologo. Albanese ha avuto il pudore di non nominare la malattia. Forse si era resa conto che si stava avventurando in un deposito di immagini esplosivo. Se ciò che accade a Gaza è un cancro, come chiamare i suoi responsabili?
Ecco cosa rispondono due personaggi con cui Albanese si intrattiene volentieri. “Il sionismo è il cancro del mondo”, dice quasi ogni giorno Alessandro Di Battista, che di quella metafora ha fatto – è proprio il caso di dirlo – una malattia. “Israele, il sionismo e tutti coloro che li sostengono sono uno dei cancri del genere umano”, ha scritto il podcaster Pablo Trincia. Bene, risaliamo il fiume a ritroso come salmoni, fino alla fonte: Israele è “un cancro sul corpo della Umma islamica” (Abu Sharif, rappresentante a Teheran del Jihad islamico palestinese, 2023); “Il regime sionista è la cellula cancerogena” (ayatollah Khamenei, 2022); Israele è “un cancro colonialista” (Muhammad Hussein, Gran Muftì di Gerusalemme, 2019); “Israele è come un cancro” (Mohammad Mahdi Akef, già guida suprema dei Fratelli musulmani in Egitto, 2005); dobbiamo “sradicare questo cancro che si sta diffondendo” (volantino di Hamas, 1988); Israele è un “tumore canceroso nel Medioriente” (ayatollah Khomeini, 1979); Israele è “un cancro da estirpare” (Johann von Leers, grande esportatore dell’antisemitismo nazista nel mondo arabo, 1956); “L’entità sionista è il cancro che ci rode” (Yasser Arafat, 1949).
Il mio salmone, stremato, si ferma qui. Ma se volete raggiungere la prima sorgente della metafora, prendete una barchetta e risalite il Reno: lassù vi aspettano gli illustri oncologi del Terzo Reich.

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