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Il Bi e il Ba
Il bastian contrario, spiegato con le parole di René Girard
Il più grande dei moralisti moderni mi ha occupato militarmente il cervello quasi trent'anni fa, e ora uso alcune delle sue massime per spiegare la mia freddezza verso le mobilitazioni collettive per Gaza
Non ti senti come il pazzo che va contromano in autostrada e pensa che siano tutti gli altri a sbagliare direzione? Diversi amici me lo hanno domandato in questi giorni, cercando di attribuire a un certo spirito di bastian contrario, che pur non nego di avere, la mia freddezza verso le mobilitazioni collettive per Gaza. Non sono abbastanza vanitoso per trovare lusinghiera questa certificazione di anticonformismo (dote servile, che spesso non è altro che il rovescio speculare del conformismo: nasce cioè dalla stessa preoccupazione morbosa per gli altri). E rispondo: esistono situazioni in cui è doveroso marciare nella direzione opposta al traffico, ed è quando senti che a muovere le flottiglie di automobili è un’ossessione persecutoria.
I pazzi sono loro. Rispondo così perché René Girard, il più grande tra i moralisti moderni (quelli venuti dopo la Genealogia della morale), mi ha occupato militarmente il cervello quasi trent’anni fa. Cynthia Haven, radunando gli scritti essenziali di Girard in All desire is a desire for being (Penguin, 2023), ebbe l’ottima idea di chiudere il volume con una raccolta di 172 citazioni presentate sotto il titolo Massime, in omaggio ai moralisti classici (editori in ascolto, ne fate un bel libricino?). Di seguito ne riporto alcune che mi fanno da bussola in questa tempesta: “Avere un capro espiatorio significa non rendersi conto di avere un capro espiatorio”; “Il capro espiatorio è efficace solo se è inconscio. Allora non lo chiami capro espiatorio, lo chiami giustizia”; “Oggi non è più possibile perseguitare se non in nome delle vittime”; “Il modo migliore per non essere crocifissi, in ultima analisi, è fare come tutti gli altri e partecipare alla crocifissione”; “Anche le persone più violente credono di reagire sempre a una violenza commessa in primo luogo da qualcun altro”; “Essere il primo ad abbandonare la folla, essere il primo a non lanciare pietre, significa correre il rischio di diventare un bersaglio per i lanciatori di pietre”; “Scegliete con cura i vostri nemici perché diventerete come loro”.