Mike McCleary/The Bismarck Tribune via AP 

Il Bi e il Ba

Realtà alternative. Il gioco di Trump, presidente in esilio

Guido Vitiello

Trump costruisce una realtà alternativa confusa ma immersiva in cui hanno rubato le elezioni e lui è il leader legittimo. Ma un'altra America non esiste, e in quella reale il gioco ha un nome preciso: guerra civile

Quando avvistò all’orizzonte quella mostruosa concrezione della mitomania collettiva nota come QAnon, il game designer Adrian Hon provò un brivido di familiarità: ma questo è un Alternate reality game! Un Arg è una narrazione interattiva che usa il mondo reale come piattaforma di gioco.

 

Nella fattispecie, QAnon è una caccia al tesoro in cui il misterioso Q – un ipotetico alto ufficiale vicino a Trump – lancia messaggi criptici (i Q drops) che i giocatori devono interpretare per svelare i piani della cricca di pedofili che regge i fili del mondo e indovinare il giorno in cui il presidente e l’esercito scateneranno la Tempesta che metterà fine al loro regno.

 

Ma QAnon è un Arg che si è preso troppo sul serio: i Q drops stingono sulla realtà, sul Gop e ora anche sul Congresso, e l’Fbi considera questo delirante culto di millenarismo politico come una minaccia terroristica interna. Ebbene, si può leggere in una luce simile anche il gioco surreale degli ultimi giorni di Trump. Lo ha suggerito Ezra Klein su Vox: “È la costruzione di una realtà alternativa confusa ma immersiva in cui hanno rubato le elezioni a Trump e i repubblicani smidollati stanno lasciando scappare i ladri”.

 

Se il gioco riuscirà, Trump avrà creato “qualcosa di simile a un’autocrazia in esilio, un’America alternativa di cui è il leader legittimo, e in cui lui – e il popolo che dice di rappresentare – è stato privato del potere dalle élite corrotte”. C’è da sperare che questo Arg non prenda anch’esso una piega seria. Perché un’America alternativa non esiste, e in quella reale il gioco ha un nome preciso: guerra civile.

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