Foto LaPresse

L'Ape volontaria sarà retroattiva. Ecco come funziona

Redazione

L'assegno volontario per le pensioni anticipate entrerà in vigore da ottobre ma potranno usufruirne anche coloro che hanno maturato i requisiti da maggio 2017

L’Ape è un acronimo che sta per anticipo pensionistico. A differenza di quella social destinata a categorie di cittadini in situazioni di disagio (sottoposte a lavori usuranti o che assistono persone in difficoltà), l’Ape volontaria è un prestito erogato da una banca in quote di 12 mensilità e garantito dalla pensione di vecchiaia. Consiste in un assegno mensile che faccia da ponte e permetta di anticipare l’uscita dal lavoro fino a tre anni e sette mesi prima dell’età pensionabile. Secondo le stime del governo, i possibili richiedenti sono quasi mezzo milione: 300.000 nel 2017 e 115.000 nel 2018.

 

Cosa consente e come vi si accede
L’Ape consente di andare in pensione anticipata rinunciando a una parte dell’assegno pensionistico. E’ riconosciuta in via sperimentale dal primo maggio 2017 al 31 dicembre 2018. Una volta ottenuta la certificazione della pensione futura dall’Inps, il richiedente potrà accedere a una lista di banche e assicurazioni che aderiscono all’iniziativa con le quali sottoscrivere la proposta di prestito online.

 

Chi la può ricevere
Dagli inizi di ottobre possono fare richiesta le persone nate fino al 1954, che hanno compiuto 63 anni di età, a 3 anni e sette mesi di distanza dalla pensione di vecchiaia, e hanno 20 anni di contributi. Può essere richiesta dai lavoratori dipendenti pubblici o privati, da autonomi o iscritti alla gestione separata. Esclusi invece i liberi professionisti iscritti alle Casse private. Chi vorrà ricevere l’Ape pagherà una rata sulla pensione netta futura che va da un minimo del 2% fino a un massimo del 5,5% annuo.

 

Come viene erogata
In rate mensili. Al momento del raggiungimento dell’età pensionistica, l’Inps procederà a erogare la pensione al netto della rata di ammortamento che include restituzione del capitale, interessi e assicurazione. La pensione tornerà a essere completa dopo vent’anni dal pensionamento. Se il pensionato muore prima di aver restituito interamente il prestito, ci penserà l’assicurazione a pagare il debito residuo. L’eventuale reversibilità verrà corrisposta senza decurtazioni.

 

E’ retroattiva
Si può richiedere l’Ape entro sei mesi dall’entrata in vigore, se i requisiti sono stati maturati in una data compresa tra il primo maggio 2017 e l’entrata in vigore.

 

Manca ancora qualcosa
L’Ape volontaria è sulla rampa di lancia ma devono essere sottoscritte le convenzioni con Abi, Associazione bancaria italiana, e Ania, Associazione nazionale tra le imprese e le assicurazioni. Le convenzioni servirebbero a finanziare il prestito per il futuro pensionato e la polizza in caso di morte del pensionato prima del completamento del rimborso del finanziamento (20 anni con possibilità di restituzione anticipata).