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Un biglietto unico per i pendolari lombardi

Daniele Bonecchi

L’accordo (obbligato) tra Sala e Fontana. Vantaggi e costi

Non solo la metropolitana a Monza, ora l’accordo tra Attilio Fontana e Beppe Sala riguarda anche l’integrazione tariffaria del trasporto pubblico locale. Non fosse per il profumo di elezioni europee che si avvicina. Ieri, in prima fila, c’erano però i colonnelli: gli assessori alla Mobilità Marco Granelli (Comune) e Claudia Maria Terzi (Regione). La tariffa integrata a Milano fa rima con biglietto ordinario a 2 euro, contro 1,50 di oggi: una bella sberla, e il Comune, oltre a nascondersi dietro ai tecnici, ha bisogno di fare sistema. L’accordo sull’integrazione tariffaria, dopo oltre vent’anni di attesa, c’è e partirà da Milano ad aprile. Un salto di qualità “soprattutto per i pendolari – spiega Terzi – ma anche per tutti i cittadini della Regione che potranno viaggiare con un unico biglietto a prescindere dal vettore che li trasporterà”. La Regione sta realizzando anche un piano di potenziamento per Trenord, accompagnato dalla messa in rete di nuovi treni. A Milano, l’integrazione porterà probabilmente alla stessa tariffa i viaggiatori del comune di Milano e di quella manciata di municipi che fino a ieri lamentavano una discriminazione. Ora avranno la stessa tariffa, a 2 euro però. Salvi probabilmente gli abbonamenti per lavoratori, studenti e anziani. Libera circolazione per gli under 14.

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