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Cultura digitale a Milano

Stefania Nicolich

Meet the Media Guru e Fondazione Cariplo aprono un Centro per la Cultura Digitale. Ecco a cosa servirà (e i prossimi eventi)

Nel 2016 sono state inviate 196 miliardi di e-mail, oggi su WhatsApp si inviano 55 miliardi di messaggi al giorno, nel 2018 oltre 4 miliardi di persone useranno internet, alla fine del 2019 ci saranno oltre 35 milioni di “robot sociali” destinati all’interazione con gli essere umani grazie all’intelligenza artificiale e nel 2022 si prevede che una famiglia media potrà utilizzare fino a 500 dispositivi elettronici interconnessi, grazie all’Internet of Things. Un mondo che cambia velocemente, anche l’uomo deve essere pronto ad adattarsi. Questo spiega l’esigenza avvertita da Maria Grazia Mattei, direttore di Meet the Media Guru, piattaforma di disseminazione della cultura digitale e dell’innovazione e la Fondazione Cariplo guidata da Giuseppe Guzzetti, che svolge attività filantropiche e di innovazione sociale: quella di aprire a Milano un Centro Internazionale per la Cultura Digitale, MEET, presentato lunedì 26 febbraio. Un luogo di incontro e di confronto per colmare il divario digitale del paese con la convinzione che l’innovazione sia un fatto culturale e che l’uomo debba essere attivo e più consapevole. Alla presentazione al Piccolo Teatro Studio Melato, Maria Grazia Mattei spiega che siamo in una nuova forma di umanesimo: l’uomo queste tecnologie si limita a rincorrerle? O, invece, capisce che da esse può derivare anche un importante contributo per risolvere problemi sociali, particolarmente sentiti nella nostra comunità, come la disoccupazione, l’economia, i nuovi tipi di lavoro, l’ambiente e così via?

 

Il centro sarà situato nel cuore di Milano, per farne il punto di riferimento per la cultura digitale anche a livello internazionale, ha già una partnership con il George Brown College di Toronto e il suo Institute without boundaries. La sede sarà l’ex Spazio Oberdan, acquisito dalla fondazione Cariplo, 1200 metri quadrati nello storico palazzo degli inizi del Novecento di Porta Venezia, con le vetrine direttamente sulla piazza. Obiettivo per i prossimi cinque anni: coinvolgere 500 mila persone, 200 mila iscrizioni alla community e sviluppare 50 partnership e progetti internazionali.

 

Per fare tutto ciò, il centro mette in primo piano i contenuti, che verranno sviluppati in quattro linee di intervento multidisciplinare e aperte al contributo di tutti. Content zone è un laboratorio creativo che sperimenta nuovi linguaggi e offre prodotti multimediali, format e servizi innovativi. Research and innovation zone, indaga l’impatto della cultura digitale sulle comunità con uno sguardo alla ricerca internazionale. L’education zone, mira a coinvolge persone di età, competenze e interessi diversi e promuove la digital literacy (capacità di utilizzo dei media) con corsi, masterclass, workshop e percorsi esperienziali. Infine, la showcase zone, la piattaforma che rilancia la produzione di Meet the Media Guru attraverso mostre, conferenze, esibizioni in Italia e non solo.

 

MEET non aspetta l’inaugurazione del proprio spazio fisico per fissare appuntamenti e iniziative e presenta già un programma che esplora temi come l’intelligenza artificiale, l’innovazione culturale, la blockchain e l’health innovation a Milano e all’estero.

 

Il 9 marzo con Fondazione Fiera Milano propongono all’interno del programma Exhibitionist, una serata dedicata al transmedia storytelling con Eddie Newquist, ideatore di mostre sugli universi di Harry Potter, “Il Trono di Spade” e “Le Cronache di Narnia”.

 

Dal 15 al 18 marzo, il Comune di Milano promuove la Milano Digital Week, quattro giorni dedicati alla produzione di conoscenza e innovazione attraverso il digitale, un’opportunità di riflessione e di confronto per cittadini, aziende, istituzioni, università e centri di ricerca.

 

Il 9 aprile al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano si tiene conferenza con il guru statunitense dell’intelligenza artificiale applicata al mondo del giornalismo, Francesco Paulo Marconi.

 

Dal 26 al 28 aprile, prima tappa estera, il Digifest di Toronto, dove sarà presente Giorgia Lupi, esperta di information design, per valorizzare l’innovazione italiana all’estero.

 

Il 16 maggio, a Milano, il canadese Corey Timpson, vicepresidente del Museum of Human Rights di Winnipeg, parla di accessibilità e inclusive design per mostre, musei e beni culturali.

 

Eventi, discussioni e confronti per riflettere e saper accogliere il cambiamento tecnologico per ciò che può portare in termini di miglioramento della vita delle persone e il benessere della comunità.