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GranMilano
Dai panettoni alle Olimpiadi, la grande abbuffata dei consumi promette crescita
Nel weekend dell’Immacolata la “grande Milano” conferma il ruolo di motore dei consumi natalizi: il panettone resta il re delle festività, mentre turismo, retail e grandi eventi si preparano all’impatto dei Giochi invernali Milano-Cortina 2026
Battezzato il weekend di Sant’Ambrogio, i consumi si preparano a dettar legge sull’intera ”grande Milano”, grande distribuzione inclusa, in attesa dell’abbuffata supplementare delle Olimpiadi. Nell’orgia dei consumi natalizi il panettone, artigianale o industriale, si è guadagnato uno spazio sicuro. Certo, non si vedono più da decenni le montagne di panettoni agli incroci stradali – omaggio dei milanesi ai ghisa – ma, d’altra parte, non si vedono più in giro nemmeno i vigili. Ma ormai il panettone vale, nell’intero Belpaese, 600 milioni di euro e quasi un centinaio di tonnellate di uvette, canditi e farina.
Il Foglio ha chiesto al segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza Marco Barbieri come la tradizione resista alle tentazioni della modernità? “A Milano celebriamo sempre nei nostri eventi il panettone – si è da poco conclusa in Confcommercio con un “tutto esaurito” nelle masterclass la settima edizione di Happy Natale Happy Panettone aperta al pubblico. Il classico panettone tradizionale, parliamo dei prodotti artigianali naturalmente, è di gran lunga il prodotto più richiesto: da 7 milanesi su 10. Il panettone con le varianti dal 20 per cento dei consumatori, il pandoro solo dal 10. Quest’anno il prezzo risulta stabile in confronto al 2024: una media di 38 euro al chilo”. Ma il Natale quest’anno a Milano è una prova generale delle Olimpiadi invernali. “Per Milano i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026, non c’è dubbio, costituiscono un banco di prova importante: un’ulteriore opportunità per una città che, in questi anni, ha accresciuto costantemente i visitatori grazie ai grandi eventi del territorio, alle fiere, ai congressi, all’attrattività dello shopping per la clientela internazionale. I Giochi possono accrescere la notorietà del nostro territorio: l’audience globale raggiunge i 3 miliardi di spettatori in tutto il mondo con ricadute immediate, ma anche successive, per il nostro sistema economico. Noi ci stiamo attrezzando”. Del resto, sono recenti gli articoli del Financial Times e del New York Times che hanno certificato il sorpasso del capoluogo lombardo come capitale turistica addirittura su Roma, complice “il flop” del Giubileo (anche se in realtà erano le stime ad essere state sopravvalutate). Proprio in questi giorni abbiamo firmato un accordo con Fondazione Milano Cortina 2026 per ‘vestire’ gli esercizi commerciali esponendo nella propria vetrina, fino alla conclusione delle Paralimpiadi (15 marzo), la vetrofania dedicata ai Giochi con il logo di Fan26, la community digitale ufficiale di Milano Cortina 2026, e il nostro logo”.
Veniamo ai consumatori: sono 11,2 i miliardi di euro delle tredicesime in Lombardia ma cosa offre il commercio sotto la Madonnina? “Anche quest’anno, di fatto, i due terzi della tredicesima saranno impiegati, in buona parte, per le cosiddette spese incomprimibili (imposte, mutui, assicurazioni, rate condominiali e gli acquisti considerati necessari come manutenzioni e riparazioni). Ma una parte di questi soldi sarà anche destinata a spese per il benessere personale. Il restante terzo della tredicesima va ai consumi: soprattutto la spesa per i beni (regali, prodotti: quasi il 30%), viaggi e vacanze, cene e pranzi fuori casa, spese per spettacoli-concerti. Sotto la Madonnina il commercio offre di peculiare le sue tante eccellenze: dai negozi di griffe per le spese della clientela internazionale fino alle specialità alimentari e i prodotti dell’artigianato di alta qualità che, con gli ambulanti, si trovano nelle baite in legno del Mercatino di Natale in Duomo. Fare la spesa nel negozio di fiducia del proprio quartiere è un consiglio sempre valido. Molti operatori conoscono la multicanalità – fisico e online – e innovano la loro offerta”, conclude Barbieri. Naturalmente c’è fermento in tutta la Regione: “In Lombardia – spiega Giovanna Mavellia, segretaria generale Confcommercio Lombardia – i consumi del periodo natalizio sono ormai legati a doppio filo con il turismo, componente essenziale dell’economia regionale. Lo si è visto già durante il ponte dell’Immacolata, con flussi significativi soprattutto nelle località montane, complice anche l’apertura anticipata delle stazioni sciistiche. Siamo fiduciosi che questo rappresenti il preludio di una parte finale dell’anno positiva per i flussi turistici, anche grazie al calendario che incentiva le partenze. Un trend destinato a proseguire con i Giochi Invernali di Milano Cortina 2026”.