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A Villapizzone nasce il primo torneo di calcio per i minori stranieri non accompagnati

Giovanni Seu

“Villapizzone senza frontiere”, il primo torneo di calcio per le comunità di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati che avrà inizio sabato 31 maggio nel centro sportivo di via Perin del Vaga 11 e che si concluderà sabato 21 giugno con le finali

C’è una bella storia che sembra scritta apposta per far sorgere  qualche dubbio a coloro che immaginano che il calcio sia solo tutto business e avidità. Arriva dalla periferia e coniuga la Milàn col coeur in man e l’efficienza tipicamente ambrosiana. Tutto nasce lo scorso febbraio da un’intuizione di Giancarlo Marini, ex giornalista oggi dedito ad allenare al calcio i ragazzi, che ha immaginato un evento in cui i minori stranieri non accompagnati potessero misurarsi con il pallone. Idea nobile ma non facile da realizzare, perché stiamo parlando di giovanissimi arrivati in Italia con i barconi dall’Africa e, in misura minore, dall’Asia che sono ospitati nelle case di comunità dove le urgenze sono imparare l’italiano e magari un lavoro. Il calcio non è certo una priorità, come spiega al Foglio Marini: “Sono attratti, molti di loro vorrebbero giocare ma le regole per tesserarli nelle società di base sono molto complicate, ci vuole anche un anno e mezzo”. Tempi biblici che sono stati superati con un’alleanza virtuosa che ha messo insieme la Cda Villapizzone, una società dilettantistica con quasi cento anni di vita, e Fr-Agile!, un progetto coordinato da Farsi Prossimo e sostenuto da Con i Bambini, Fondazione Peppino Vismara e Fondazione Cariplo. A questi si sono aggiunti il Comune, in particolare il Municipio 8 che ha dato il patrocinio, e la società Repower: è partito così “Villapizzone senza frontiere”, il primo torneo di calcio per le comunità di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati che avrà inizio sabato 31 maggio nel centro sportivo di via Perin del Vaga 11 e che si concluderà sabato 21 giugno con le finali. Sono previste 16 partite su due campi di calcio a 7 in erba sintetica.

   

Mai come in queste occasioni vale il detto che l’importante è partecipare: “Questi ragazzi hanno l’opportunità di giocare in una squadra indossando una maglia vera che non è più la loro personale, sarà un momento importante per oltre cento giovani che arrivano da una trentina di paesi diversi tra loro”, spiega Marini. Ma non è solo un’occasione per divertirsi, dietro questa iniziativa c’è l’ambizione di mandare un messaggio a coloro che guardano con sospetto alla presenza di una comunità straniera: “Vogliamo fare emergere le criticità legate all’accoglienza, ci sono realtà del Terzo settore che operano con il supporto del Comune per favorire l’inserimento nelle scuole, nel mondo del lavoro e nella società: è una questione fondamentale della nostra società con la quale dobbiamo misurarci e fare le scelte giuste”. D’accordo Giulia Pelucchi, presidente del Municipio 8: “Iniziative come questa sono fondamentali per il nostro territorio, abbattono barriere e pregiudizi, sottolineano l’importanza del lavoro del Terzo settore. Il nostro patrocinio ha avuto il significato di riconoscere e supportare un’iniziativa che promuove lo sport come strumento di integrazione e dialogo”.

 

E siccome le previsioni sono ottimistiche si pensa già a dare un seguito a “Villapizzone senza frontiere”, come afferma Marini: “Stiamo ragionando su un progetto più ampio, un torneo che possa durare tutto l’anno e coinvolgere di più i giovani e la città”.

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