Divergenze parallele
Magi vs Lucaselli. Come si gestiscono i flussi migratori?
Nel video-podcast del Foglio il confronto tra la deputata di Fratelli d'Italia Ylenja Lucaselli, che sottolinea come il governo Meloni abbia aumentato il flusso di immigrati regolari, e il segretario di +Europa Riccardo Magi, secondo cui la vera soluzione è superare la Bossi-Fini che non funziona
"Chiedetelo alla famiglia Regeni se l'Egitto è un paese sicuro. Un paese che, a differenza della definizione di paese sicuro, non ha un ordinamento e nel quale c'è un livello di vioelnza politica nei confronti, ad esempio, di oppositori politici o di sospettati semplicemente di essere degli oppositori politici. Che dà luogo ad arresti arbitrari e sparizioni forzate, cioè persone che trascorrono mesi e anni in carcere senza avere neanche un processo. Quindi è obiettivamente un paese non sicuro". E' netto il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ospite insieme alla deputata di Fratelli d'Italia Ylenja Lucaselli della seconda puntata del podcast "Divergenze parallele" in cui si è tornato a parlare dei paesi riconosciuti come sicuri dal Consiglio europeo.
"La lista dei paesi sicuri per noi era già tale anche prima che ci fosse questa nuova indicazione da parte dell'Europa - spiega Lucaselli - perché abbiamo utilizzato la logica nell'utilizzare questo criterio. Il problema vero è che questa logica di applicazione del criterio non è valsa per una parte di magistrati che invece di applicare la logica e il diritto applicano propri convincimenti personali". Secodo Lucaselli, insomma, "il governo ha sempre avuto ragione e oggi si ha una prova in più".
Su un punto concordano entrambi i deputati: bisogna trovare il modo di gestire il flusso di immigrati regolari. I dati dell'Istat rielabolati dall'Ispi mostrano come dall'inizio del governo Meloni l'immigrazione straniera in Italia non ha fatto altro che crescere. La stessa Ilenja Lucaselli afferma che "è stato questo governo che ha aumentato i numeri dei flussi regolari, e quindi la possibilità dei lavoratori di venire in Italia regoalamernte. Noi stiamo combattendo l'immigrazione irregolare di chi viene sul nostro territorio non perché vuole lavorare ma perché hanno altre mete, altri obiettivi, e che molto più facilmente di altri - perché magari non hanno neanche il diritto di stare sul nostro territorio - vengono coinvolti nella criminalità".
Ma il vero problema sugli ingressi dei migranti regolari nel nostro paese, ribatte Riccardo Magi, "è l'attuale normativa nazionale, cioè la legge Bossi-Fini che non funziona, perché è una gabbia. E' una legge eccessivamente rigida che basa tutto su una finzione: cioè il fatto che un datore di lavoro debba chiamare da un altro paese qualcuno che dovrebbe conoscere per nome e cognome e non si capisce come". Anche perché poi "nella realtà solo una minima parte di queste richieste si trasforma poi in un contratto di lavoro e in un permesso di soggiorno."
L’intera puntata del video-podcast “Divergenze parallele” è disponibile oltre che sul Foglio anche su tutte le piattaforme video e audio.