Cesare Parodi (foto Ansa)
il caso
"Governo fascista e liberticida, no alla riforma della giustizia". Il post sui social che piace a Parodi (Anm)
Su LinkedIn un avvocato torinese annuncia il suo No al referendum sulla giustizia accusando il governo di essere "fascista e liberticida". E il presidente dell'Associazione nazionale magistrati si complimenta: "Apprezzo moltissimo". Mulè: “Smentisca”
Il Foglio ha scovato un commento sui social di Cesare Parodi, presidente dell'Associazione nazionale magistrati, che suscita non poche perplessità sul piano dell'opportunità istituzionale. Lunedì infatti Parodi ha risposto su LinkedIn a un post pubblicato dall'avvocato torinese Flavio Campagna contro la riforma costituzionale della magistratura. Un post molto pesante, in cui Campagna (consigliere distrettuale di disciplina degli avvocati della Corte d'appello di Torino) annuncia il suo No al referendum con parole nette: "Non voterò mai questa riforma, né qualunque altra proposte dovesse provenire da chi ci governa ora ovvero da chi non perde occasione per fare a brandelli la nostra democrazia, la nostra Costituzione, i diritti civili e le libertà declinate in tutte le espressioni possibili. Quando il mio Paese si sarà liberato di questa ideologia fascista e liberticida, ne riparleremo".
Tra i commenti favorevoli al post c'è anche quello di Cesare Parodi, presidente del sindacato delle toghe, che scrive: "Caro Flavio io apprezzo moltissimo. E non mi sorprendo. Grazie!".
Insomma Parodi apprezza moltissimo chi accusa il governo di essere fascista, liberticida e di fare a brandelli la democrazia e la Costituzione. Una posizione di certo non proprio equilibrata per chi riveste il ruolo di procuratore di Alessandria e di presidente dell'Anm.
Il post dell'avvocato Flavio Campagna:
Il commento di Cesare Parodi:
Sulla vicenda è intervenuto Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei deputati e responsabile della campagna referendaria per il SI di Forza Italia. “Sul sito de Il Foglio si racconta una storia da far venire i brividi istituzionali. A un avvocato che sulla piattaforma LinkedIn delira contro il referendum sulla riforma della giustizia arrivando a definire il governo “fascista e liberticida” si accoda nei commenti qualcuno che si presenta come il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Cesare Parodi. Il presunto Parodi (non si può credere che sia lui) secondo quanto scrive il Foglio risponde: “Apprezzo moltissimo. E non mi sorprendo. Grazie!”. A questo punto si resta in attesa di una pronta smentita del dottor Parodi. Se invece non si trattasse di un avatar, ma del “real” Parodi, saremmo davanti a una scenario eversivo che meriterà altro tipo di intervento”.
La risposta, infatti, è arrivata: "Non avevo alcuna intenzione di condividere le sue parole nei confronti del governo presente all'interno del post che ho commentato (col Governo in carica ci siamo sempre confrontati e anzi, avremmo voluto un confronto ancora maggiore, soprattutto negli ultimi mesi), mentre il mio commento era di sostegno rispetto all'impegno di questo avvocato a sostegno delle ragioni del No e rispetto al fatto che questo referendum sta diventando, per troppe persone che sostengono il Sì, una ragione di rivalsa personale più che di disputa politica", dice il presidente dell'Anm Parodi. "La mia posizione reale, depurata da interpretazioni strumentali (in certi casi basterebbe una telefonata invece di partire in quarta...) - continua - è questa. Spero che adesso si possa tornare a parlare del destino dei 12mila precari della giustizia e dei tagli al comparto previsti dall'ultima legge di bilancio. Credo sia una discussione più proficua, per i nostri connazionali, innanzitutto. Le mie opinioni sono ampiamente espresse nel volume uscito in questi giorni Riforma della giustizia e dintorni scritto con l'amico Carlo Maria Pellicano".
Tutt'altro che soddisfatto Mulè, il numero due della Camera ha controrisposto dicendo che "c’è davvero da essere preoccupati leggendo le stralunate giustificazioni del dottor Parodi che sostiene le gravissime parole eversive di un avvocato contro la riforma della giustizia però dice a scoppio ritardato di non condividere i giudizi sul governo “liberticida e fascista” che lo stesso avvocato esprime per tutto il suo commento. Non c’è proprio nessuna interpretazione strumentale, ma una elementare interpretazione logico-grammaticale. Il dottor Parodi vuole prendere in giro proprio in fondo i cittadini? Vuole proseguire sul filone delle prese per i fondelli alla Gratteri? Il post lodato da Parodi ha un unico significato ben chiaro: bisogna pensare che siano tutti degli allocchi per sostenere di condividere il post ma non l’attacco al governo.