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il comitato
Anche i pm dicono sì al referendum sulla giustizia
I pm D’Avino e Capoccia tra i fondatori del Comitato nazionale 'Sì Riforma'. Aderiscono anche l’ex procuratore generale della Cassazione Salvato, l’ex presidente della Consulta Zanon, le laiche del Csm Bertolini ed Eccher. Sallusti si occuperà della comunicazione
Si è costituito il Comitato nazionale "Sì Riforma", impegnato a sostenere il sì al referendum sulla riforma della giustizia. Il Comitato, promosso da magistrati, componenti di organi rappresentativi delle giurisdizioni, docenti universitari, avvocati ed esponenti della società civile, nasce con l'obiettivo di sostenere le ragioni della riforma e di contribuire al dibattito pubblico con un approccio pluralista e qualificato.
Tra i componenti spiccano i nomi di alcuni magistrati in servizio, in particolare pubblici ministeri – coloro che, secondo la propaganda del No, a causa della riforma rischierebbero di finire sotto il controllo dell’esecutivo: Alfonso D’Avino, procuratore della Repubblica di Parma e Giuseppe Capoccia, procuratore della Repubblica di Lecce. Ma c’è anche Luigi Salvato, fino a pochi mesi fa procuratore generale della Corte di Cassazione, cioè il “capo” dei pubblici ministeri italiani. Del Comitato fanno parte anche altri magistrati: Paolo Itri (presidente di Sezione della Corte di giustizia tributaria di Napoli, già magistrato ordinario), Rosita D’Angiolella (consigliere di Cassazione, vicecapo Dagl della Presidenza del Consiglio), Ettore Manca (componente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, presidente di Sezione Tar Lecce) e (Raimondo Orrù, Vice Procuratore onorario, Presidente Federmot).
Ma tra i fondatori del Comitato nazionale per il Sì ci sono anche Isabella Bertolini e Claudia Eccher (componenti laiche del Consiglio superiore della magistratura), Nicolò Zanon (professore ordinario di Diritto costituzionale ed ex vicepresidente della Corte Costituzionale), Eva Sonia Sala (vicepresidente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa), Giovanni Doria (componente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa), e Filippo Vari (componente del Consiglio di presidenza della giustizia contabile).
Della comunicazione si occuperà l’ex direttore del Giornale Alessandro Sallusti, come avevamo anticipato sul Foglio.
Nel comunicato stampa di presentazione del Comitato viene riportato anche il lungo elenco di docenti universitari che hanno aderito: Mauro Ronco, professore emerito di Diritto penale; Alberto Gambino, professore ordinario di Diritto privato, prorettore dell’Università Europea di Roma; Fabio Cintioli, professore ordinario di Diritto amministrativo; Mauro Paladini, professore ordinario di Diritto privato, vicepresidente della Scuola superiore della magistratura; Tommaso Frosini, professore ordinario di Diritto pubblico comparato; Emanuele Bilotti, professore ordinario di Diritto privato; Andrea Di Porto, professore emerito di Diritto romano; Mario Esposito, professore ordinario di Diritto costituzionale.
Presenti anche tanti avvocati: Francesco Greco, presidente del Consiglio nazionale forense; Vittorio Minervini, vicepresidente della Fondazione Avvocatura italiana, consigliere Cnf; Marisa Annunziata, presidente Cassa forense; Alberto Del Noce, presidente Unione nazionale camere civili; Fedele Moretti, presidente Organismo congressuale forense; Luigi Bartolomeo Terzo, presidente Associazione italiana giovani avvocati; Cesare Placanica, avvocato penalista, sostituto procuratore Figc; Alessandro Benedetti, avvocato cassazionista, professore a contratto di Diritto penale; Roberto Borgogno, avvocato, professore associato di Diritto penale.
Non mancano esponenti della società civile come Francesco Borgomeo, imprenditore, presidente Unindustria Cassino.