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l'udienza

La procura chiede otto anni per Fini per la casa a Montecarlo. Tulliani: "Gli ho nascosto l'origine del denaro"

A Roma l'udienza dell'inchiesta per riciclaggio che riguarda l'acquisto di un appartamento per 300 mila euro, rivenduto per oltre un milione di euro. L'ex presidente della Camera: "Continuo ad avere fiducia nella giustizia, estraneo ai fatti"

Otto anni per l'ex presidente della Camera, Gianfranco Fini e nove per la compagna, Elisabetta Tulliani. È quanto chiedono i pm romani nell'ambito del processo che li vede imputati con l'accusa di riciclaggio per la vicenda dell'acquisto di un appartamento a Montecarlo. I due sostituti procuratori hanno anche sollecitato 10 anni di condanna per Giancarlo Tulliani e 5 anni per il padre Sergio. "Ho nascosto a Gianfranco Fini la volontà di mio fratello di comprare la casa di Montecarlo", ha dichiarato Elisabetta Tulliani in aula prima della requisitoria del pm. "Non ho mai detto a Fini la provenienza di quel denaro che ero convinta fosse di mio fratello. Il comportamento spregiudicato di mio fratello rappresenta una delle più grandi delusioni della mia vita", ha aggiunto la compagna dell'ex presidente della Camera. 

"Era scontato che la pubblica accusa chiedesse la condanna, continuo ad avere fiducia nella giustizia e ciò in ragione della mia completa estraneità rispetto a quanto addebitatomi", ha commentato Fini, che insieme a Tulliani era presente in tribunale a Roma. 

La casa al centro delle indagini è stata lasciata in eredità dalla contessa Annamaria Colleoni ad Alleanza Nazionale e secondo l'accusa sarebbe stata acquistata da Giancarlo Tulliani attraverso società off-shore per 300 mila euro nel 2018. La stessa casa sarebbe stata poi rivenduta nel 2015 per un milione e 360mila euro.

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