editoriali

Gratteri procuratore di Napoli. Che idea geniale!

Redazione

Guardare i numeri dell'ultima retata e l’accanimento contro Oliverio per riflettere sul senso di una possibile promozione

Risale a una settimana fa l’ultima maxi inchiesta del procuratore Gratteri. Solito metodo: retata a strascico, 123 indagati, nomi eccellenti, 41 arresti, anche in Svizzera e Germania. E anche se la legge Cartabia vieta conferenze stampa e nomi alle inchieste, “Glicine Acheronte” si chiama l’ultima presentata da Gratteri in pompa magna: “Oggi abbiamo arrestato 41 presunti innocenti (ironizzando sulla Cartabia), sono indagati per associazione di stampo mafioso, per associazione a delinquere e per tutta la gamma dei reati che riguarda la Pubblica amministrazione e per tutti i reati di mafia tranne lo sfruttamento della prostituzione”. Stavolta ci è finito in mezzo anche Massimo Paolucci, dalemiano di ferro, capo della segreteria di Speranza e vicecommissario Covid di Arcuri. Ma il fulcro è l’ex governatore della Calabria e per quattro volte parlamentare Pd Mario Oliverio.

 

Per la quinta volta sotto indagine, tutte le altre è stato assolto. Era il 2018 quando Gratteri per la prima volta ne chiese l’arresto, sancendo la sua fine politica. La Cassazione annullò il provvedimento, imputando alla procura di Catanzaro un “pregiudizio accusatorio”. Ma il Pd non lo ricandidò più. Oggi, mentre il segretario Elly Schlein commemora Tortora al quarantennale dell’ingiusto arresto, sull’ennesima indagine di Gratteri contro Oliverio tace. Solo il Pd regionale ha fatto una nota: “Auguriamo che i soggetti coinvolti possano dimostrare la loro innocenza”. E non Gratteri la loro colpevolezza.

 

“Non è ammissibile che in un paese democratico sia consentito di esercitare una sorta di potere di condanna a morte civile senza rispondere delle proprie responsabilità” dice oggi Oliverio. Il metodo è questo. Maxi retate di arresti preventivi e diversi flop a fine processo. Operazione Stilaro 102 indagati, Platì 150 arresti, Rinascita Scott 334 ordinanze di cattura, la penultima a settembre 2022: 254 indagati, 139 arresti. A due settimane dalla scadenza per la candidatura a capo della procura di Napoli. Che verrà scelto la prossima settimana. A due settimane dall’ultima retata.

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