(foto LaPresse)

Testimoni sotto minaccia (dei pm)

Redazione

L’ex inquisitore di Trani Ruggiero indagato, di nuovo, per violenze sui testi

E’ un déjà-vu: “Minacce a testimoni, indagato l’ex pm di Trani Michele Ruggiero”. Parliamo di un magistrato per un certo periodo tra i più popolari del paese per le inchieste sulle agenzie di rating sul fantomatico “complotto del 2011” ai danni dell’Italia, tutte finite nel nulla tra assoluzioni e archiviazioni. E per questo motivo Ruggiero, celebre per la sua cravatta tricolore, è stato apprezzato trasversalmente dal mondo sovranista e giustizialista – senza farsi mancare numerose partecipazioni a eventi di partito – dal M5s a Sinistra italiana passando per Fratelli d’Italia. Recentemente Ruggiero ha anche pubblicato per Paper first, la casa editrice del Fatto quotidiano, un libro sulla sua battaglia solitaria dal titolo “Sotto attacco”, con prefazione del garantista-leghista Carlo Nordio. Ebbene, a essere sotto attacco non era Ruggiero, ma i cittadini coinvolti nelle sue indagini, fossero essi indagati o semplici testimoni. 

 

 

Ruggiero è infatti indagato dalla procura di Lecce per violenza aggravata e falso ai danni di due testimoni costretti “con modalità intimidatorie e violenze verbali” a dichiarare di essere a conoscenza di episodi di corruzione. Inoltre, il pm avrebbe omesso di verbalizzare alcuni particolari di altre testimonianze “fornendo una rappresentazione assolutamente falsa”. Dicevamo che si tratta di un déjà-vu perché, solo pochi mesi fa, Ruggiero è stato condannato in primo grado insieme a un altro pm sempre per aver minacciato altri testimoni, all’interno della stessa inchiesta sul comune di Trani, per costringerli ad ammettere di essere a conoscenza di un sistema di tangenti. C’è anche una terza denuncia, presentata da un altro indagato. In genere, nei processi, è la criminalità organizzata a minacciare i testimoni. Al momento, a circa sei anni di distanza da questa inchiesta presentata come una specie di Mafia Capitale di Trani, non si è arrivato ancora al giudizio di primo grado (sebbene le accuse più gravi siano già cadute). E l’unico condannato, in primo grado, è proprio il pm che indagava con metodi inquisitori e intimidatori. Infine un altro dato di cronaca: Ruggiero era un esponente di rilievo di Autonomia e Indipendenza, la corrente di Piercamillo Davigo.