europa ore 7

Lagarde prende di mira i tassi dei bond

La bozza del Vertice, le tre parole d'ordine di Borrell sulla Russia e le critiche di Breton a Facebook in Australia

David Carretta

La presidente della Bce segnala una svolta potenziale nella politica monetaria per evitare un aumento dei rendimenti dei titoli pubblici della zona euro. Il programma di acquisti pandemico della Banca centrale europea rischia di non bastare più, il passo successivo potrebbe essere l'opzione Yield curve control 

La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ieri ha segnalato una potenziale svolta nella politica monetaria per evitare un aumento dei rendimenti dei titoli pubblici della zona euro nel momento in cui i governi sono alle prese con la montagna di debito post pandemia. La Bce “sta monitorando da vicino l'evoluzione dei rendimenti nominali dei bond di più lungo periodo”, ha detto Lagarde in un discorso a una conferenza organizzata dal Parlamento europeo e dai parlamenti nazionali sulla politica economica per la ripresa dopo il Covid-19. Le sue parole mostrano la preoccupazione della Bce per l'aumento dei tassi sui titoli di lungo periodo registrato nelle ultime settimane, sull'onda del piano da 1.900 miliardi di dollari di stimoli presentato dall'amministrazione Biden negli Stati Uniti. Il programma di acquisti pandemico della Bce rischia di non bastare più, malgrado l'effetto positivo nella riduzione degli spread tra i rendimenti. Il passo successivo potrebbe essere l'opzione Yield curve control (il controllo della curva dei rendimenti o Ycc) con cui le banche centrali fissano un obiettivo sui tassi.

Nel suo intervento ieri Lagarde ha insistito sulla necessità di continuare a “proteggere” l'economia mentre la pandemia è ancora in corso. “Continueremo a sostenere l'economia preservando condizioni di finanziamento favorevoli durante il periodo pandemico. Questo impegno implica di guardare agli indicatori lunga tutta la catena di trasmissione della nostra politica monetaria”, ha spiegato la presidente della Bce. “Nell'ambito dell'ampia serie di indicatori che monitoriamo per valutare se le condizioni di finanziamento sono ancora favorevoli, i tassi swap overnight e i rendimenti sovrani sono particolarmente importanti, dal momento che le banche usano questi rendimenti come riferimento quando fissano il prezzo dei loro prestiti a famiglie e imprese”, ha detto Lagarde.

In passato la Bce aveva sempre escluso di perseguire implicitamente o esplicitamente una politica di controllo della curva dei rendimenti. Il tema del Ycc è tabù per i falchi del consiglio dei governatori della Bce. Nel marzo 2020 fece scalpore la frase “non siamo qui per chiudere gli spread” con cui Lagarde, da poco insediata, cercò di rassicurare i falchi sulle sue intenzioni alla testa della Bce, provocando un'impennata dei rendimenti sui titoli dell'Italia all'inizio dell'epidemia. Appena un mese fa, nella conferenza stampa al termine del consiglio dei governatori, Lagarde aveva spiegato di non vedere “sviluppi di nessun rendimento che possano rappresentare un problema per le condizioni di finanziamento della zona euro”. Ma, per quanto i tassi restino in territorio negativo, i rendimenti sui titoli decennali tedeschi e francesi sono saliti di circa 20 punti base nelle ultime settimane. La prossima riunione del consiglio dei governatori della Bce del 11 marzo si annuncia surriscaldata.

Durante la conferenza interparlamentare sul semestre europeo ieri, gli altri leader delle istituzioni dell'Ue sono rimasti nell'ambito del business as usual, concentrandosi soprattutto sul Recovery fund. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha ricordato che è “importante riuscire in questo atto di investimento comune, facendo in modo che ogni euro nazionale e europeo sia investito correttamente”. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha detto che “tocca a ciascun paese fare buon uso di questa opportunità”. Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha chiesto ai parlamentari nazionali “uno sforzo urgente: quello di ratificare la decisione sull'innalzamento del tetto delle risorse proprie. Solo così la Commissione europea potrà procedere a raccogliere sui mercati le risorse necessarie alla ripresa”, ha detto Sassoli.

 


Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di martedì 23 febbraio, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

Il cordoglio dell'Ue per l'ambasciatore Attanasio e Iacovacci - I leader delle istituzioni dell'Ue ieri hanno espresso il loro cordoglio per l'uccisione dell'ambasciatore italiano in Congo, Luca Attanasio, e del carabiniere della scorsa, Vittorio Iacovacci. “Scioccata dall'attacco contro il convoglio del Programma alimentare mondiale in Repubblica democratica del Congo. Le mie condoglianze alle famiglie delle vittime in questa regione in cui la popolazione subisce violenze inaccettabili”, ha scritto su Twitter la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. L'Alto rappresentante, Josep Borrell, ha espresso “vicinanza” all'Italia. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, si è detto “sconvolto e rattristato dell'attacco”. Sul Foglio Daniele Raineri racconta tutti i dettagli dell'attacco, compresi l'errore incredibile sulla sicurezza e i sospetti sui massacratori etnici.

 

La bozza del Vertice chiede il lockdown delle frontiere - I capi di stato e di governo giovedì si impegneranno a mantenere le restrizioni nazionali e le limitazioni alla libera circolazione delle persone per affrontare le varianti di coronavirus. "La situazione epidemiologica rimane grave e le nuove varianti pongono sfide addizionali", si legge nella bozza delle conclusioni del Vertice informale, di cui abbiamo ottenuto una copia. "Dobbiamo quindi mantenere rigide restrizioni, mentre intensifichiamo gli sforzi per accelerare la fornitura di vaccini. Per il momento i viaggi non essenziali devono essere limitati". La bozza sarà discussa oggi dai ministri per gli Affari europei. Anche se c'è la promessa di garantire il transito di merci attraverso le frontiere, se approvata in questa versione sarebbe una vittoria per la Germania, dopo la sua decisione improvvisa e contestata di chiudere i confini con il Tirolo austriaco e la Repubblica ceca.

 

La bozza del Vertice chiede trasparenza sui vaccini - Nella bozza delle conclusioni del Vertice un'ampia parte è dedicata ai vaccini. "Dobbiamo urgentemente accelerare l'autorizzazione, la produzione e la distribuzione dei vaccini, così come la vaccinazione", si legge nel testo. I leader intendono sostenere gli sforzi della Commissione per facilitare l'approvvigionamento di materie prime e facilitare accordi di produttori di vaccini per aumentare la produzione. Ma, dopo il caso AstraZeneca, c'è un richiamo alle case farmaceutiche. "le società devono assicurare prevedibilità della loro produzione di vaccini e il rispetto delle scadenze contrattuali di consegna. La trasparenza rispetto agli sforzi complessivi dovrebbe essere rafforzata", dice la bozza. I leader dicono anche di voler continuare il lavoro su "un approccio comune ai certificati vaccinali". Ma - come sanno gli esperti del complicato linguaggio dei vertici dell'Ue - questo è l'opposto dell'impegno ad avere un certificato vaccinale comune.

 

Boris avvia l'uscita dal lockdown - Forte del successo della sua campagna di vaccinazione, ieri il premier britannico, Boris Johnson, ha annunciato il programma a tappe per uscire definitivamente dal lockdown. Sul Foglio Paola Peduzzi racconta la via inglese alla normalità, le parole chiave di Johnson, i criteri e i rischi della “march to freedom” in cui sperano gli inglesi.

 

La Slovacchia fa marcia indietro su Sputnik - Il governo slovacco nel fine settimana ha abbandonato il piano di negoziare l'acquisto del vaccino russo Sputnik V, dopo che uno dei partiti della coalizione del primo ministro Igor Matovic ha messo il veto all'acquisto di un prodotto che non è stato autorizzato dall'Agenzia europea dei medicinali (Ema). Matovic si era detto entusiasta di Sputnik V. Anche il premier ceco, Andrej Babis, ha fatto marcia indietro sul vaccino russo dopo l'opposizione degli esperti del suo paese e del suo stesso ministro della Sanità. Nell'Ue solo l'Ungheria finora ha acquistato Sputnik V.

 

Borrell promette sanzioni alla Russia entro una settimana - I ministri degli Esteri dell'Ue ieri hanno trovato un accordo politico su nuove sanzioni contro la Russia, dopo la condanna di Alexei Navalny, la repressione delle manifestazioni a sostegno dell'oppositore e l'umiliazione subita a Mosca il 5 febbraio da Josep Borrell. L'Alto rappresentante ha detto che spera che le sanzioni siano formalmente adottate entro una settimana, ma ha escluso di inserire nella lista nera dell'Ue oligarchi vicini a Vladimir Putin. I 27 useranno per la prima volta il regime globale di sanzioni sulle violazioni dei diritti umani (il cosiddetto Magnitsky act). Secondo diverse fonti, nella lista nera potrebbero finire il procuratore generale russo, Igor Krasnov. Borrell ha spiegato che la decisione sarà adottata su sua proposta e non, come avviene tradizionalmente, su un elenco di nomi sottoposto dagli stati membri.

 


Le tre parole d'ordine di Borrell sulla Russia - "Reagire, contenere e dialogare": sono queste le tre nuove parole d'ordine dell'Ue nelle relazioni con la Russia, secondo quanto ha riferito Borrell dopo il dibattito al Consiglio Affari generali. “Reagire quando la Russia viola il diritto internazionale e i diritti umani. Contenere quando cerca di aumentare la pressione su di noi, con le campagne di disinformazione e i cyber-attacchi. Dialogare su questioni su cui abbiamo interesse a farlo”, ha spiegato Borrell. Dopo l'umiliazione di Mosca del 5 febbraio “c'è una valutazione condivisa (da parte dei 27) che la Russia sta scivolando verso uno stato autoritario e allontanandosi dall'Europa”, ha detto Borrell. Gli attacchi durante la sua visita a Mosca sono stati “unanimemente interpretati come un chiaro segnale della Russia di non essere interessata nella cooperazione con l'Ue”. Per Borrell, è necessario “trovare un modus vivendi con un vicino che purtroppo ha deciso di agire come un avversario”.

 

L'Ue si emoziona al primo ricongiungimento transatlantico post Trump - I ministri degli Esteri dell'Ue hanno avuto anche una prima discussione in videoconferenza con il Segretario di stato americano, Antony Blinken. Durante la conferenza stampa al termine del Consiglio Affari generali, Borrell ha parlato di  incontro “positivo”, lasciando trasparire emozione per le parole usate da Blinken nel suo intervento. Ma, come spiega il Foglio in un editoriale, sarà la Cina il vero banco di prova del ricongiungimento transatlantico dopo la separazione dell'era Trump. La discussione ieri su Hong Kong sembra indicare che l'Ue non è ancora pronta a rinunciare a interessi economici per preservare valori o obiettivi geostrategici. Sempre sul Foglio Jean-Pierre Darnis spiega perché il concetto di autonomia strategica europea è un po' acciaccato e poco attuale.

 

Borrell ottimista sull'accordo nucleare con l'Iran – Josep Borrell ieri si è detto “ragionevolmente ottimista” di trovare una soluzione che permetta di preservare l'accordo nucleare con l'Iran, nonostante la decisione della Repubblica islamica di non concedere più visite a sorpresa agli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica. “Contatti diplomatici intensi sono in corso in questi giorni, inclusi con gli Usa”, ha detto Borrell. “E' mia responsabilità creare spazio per cercare soluzioni. Spero che nei prossimi giorni ci siano novità”.

 

L'Ue lancia sanzioni contro i militari in Birmania - Anche sulla Birmania i ministri degli Esteri hanno deciso di muoversi con delle sanzioni. Ieri i 27 hanno ribadito la loro condanna del colpo di stato condotto dai militari l'1 febbraio, la richiesta di porre fine allo stato di emergenza e di restaurare il governo civile legittimo e l'appello al rilascio senza condizioni di Aung San Suu Kyi. L'Ue sostiene il dialogo ed "rimane pronta a adottare misure restrittive contro chi è direttamente responsabile del golpe militare". L'Alto rappresentante Borrell ha invece escluso di cancellare le preferenze commerciali per la Birmania. “Sono contrario” perché “verrebbero persi migliaia di posti di lavoro, principalmente di donne, nel settore tessile”, mentre “non sarebbero danneggiati i militari”, ha spiegato Borrell. “Se abbandoniamo il regime 'Tutto tranne le armi', vista la struttura economica della Birmania e delle sue esportazioni, sarebbe estremamente dannoso per i poveri”.

 

Breton contro Facebook in Australia - La decisione di Facebook di limitare la visione degli articoli in Australia in risposta alla proposta di legge per costringere le piattaforme a pagare per la condivisione delle notizie “molto dannosa”, ha detto il commissario al Mercato interno, Thierry Breton, ieri in un'audizione al Parlamento europeo. "L'Australia deve essere sostenuta nella sua battaglia” per una remunerazione equa degli editori.

 

Gli editori europei e Microsoft chiedono il modello australiano - Sintomo che le trattative sul Digital Market Act (DMA) e il Digital Service Act (DSA) stanno entrando nel vivo, ieri le associazioni di editori europee e Microsoft hanno chiesto l'introduzione in Europa di un meccanismo di arbitraggio stile australiano per costringere le piattaforme sistemiche a remunerare in modo adeguato i contenuti giornalistici che pubblicano e vengono condivisi dagli utenti. Nel mirino ci sono Google e Facebook. Secondo la proposta degli editori europei e Microsoft, un organismo arbitrale dovrebbe stabilire il giusto prezzo che le piattaforme devono pagare sulla base di una valutazione dei profitti stimati dalla pubblicazione dei contenuti e i costi di produzione di questi contenuti. Dal prossimo giugno la regolamentazione dell'Ue dovrebbe obbligare le piattaforme a negoziare con gli editori un giusto compenso per i contenuti pubblicati. Ma, secondo le associazioni di editori e Microsoft, senza “misure regolamentari ulteriori” nel quadro del DMA e del DSA, i negoziati “non produrranno risultati equi” a causa della posizione dominante delle piattaforme.

 

I tre pilastri olandesi sul Digital Market Act - In vista dei negoziati al Consiglio su DMA e DSA, il governo dei Paesi Bassi la scorsa settimana ha pubblicato due documenti che illustrano la sua posizione rispetto alle proposte della Commissione. Sul DSA il giudizio olandese è sostanzialmente positivo. Sul DMA l'approccio olandese si fonda su tre pilastri: un'autorità europea dovrebbe avere la competenza di imporre obblighi ex ante alle piattaforme sistemiche; le regole sulla concorrenza dovrebbero essere modificate perché quelle attuali sono difficili da applicare all'economia digitale; infine le soglie per notificare fusioni o acquisizioni dovrebbero essere aggiornate per consentire un più ampio scrutinio alla Commissione.

 

Il Parlamento apre la sua indagine su Frontex - Il Parlamento europeo oggi avvierà una sua indagine sulle presunte violazioni dei diritti fondamentali da parte di Frontex. La commissione Libertà civili ha deciso di istituire un nuovo organismo, il Frontex Scrutiny Working Group, composto da 14 deputati di tutti i gruppi politici incaricato di valutare le attività e l'organizzazione di Frontex. La prima riunione si terrà oggi. Il mandato iniziale è di quattro mesi, durante i quali saranno raccolte prove e informazioni sui presunti respingimenti. I quattordici membri sono Roberta Metsola e Lena Dupont per il PPE, Bettina Vollath e Javier Moreno Sanchez per i S&D, Malik Azmani e Dragos Tudorache per Renew, Nicolas Bay e Peter Kofod per ID, Erik Marquardt e Tineke Strik per i Verdi, Patrik Tomas Jaki e Jorge Buxadé Villalba per l'ECR, Sira Rego e Cornelia Ernst per la GUE.

 


Accade oggi in Europa

- Consiglio Affari generali

- Commissione: discorsi della presidente von der Leyen e del commissario Breton alle Giornate dell'industria dell'Ue

- Parlamento europeo: audizioni della commissaria Vestager davanti alle commissioni Mercato Interno ed Economica

- Commissione: discorso della presidente von der Leyen al lancio di "Un Recovery Plan for the World" della Global Citizen Campaign

- Commissione: discorso dell'Alto rappresentante Borrell a un evento dell'Atlantic Council sulla cooperazione Ue-Usa

- Commissione: discorso del commissario Gentiloni alla Alpeuregio Brussels Schools

- Eurostat: dati sull'inflazione di gennaio

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