La giunta militare birmana bombarda un ospedale nella giornata per i diritti umani
Durante la notte un aereo del Tatmadaw ha sganciato due bombe su un ospedale che forniva assistenza medica ai civili uccidendo più di trenta persone e ferendone oltre settanta. I birmani hanno protestato nell'unico modo in cui è concesso esprimere il dissenso dal colpo di stato: con il silenzio
Ieri per il mondo era la Giornata mondiale dei diritti umani, per la giunta militare in Myanmar era un altro giorno per bombardare sui civili birmani, come fa tutti i giorni dal colpo di stato del primo febbraio 2021. Durante la notte un aereo ha sganciato due bombe su un ospedale che forniva assistenza medica ai civili nella cittadina di Mrauk-U, nello stato di Rakhine, uccidendo più di trenta persone e ferendone oltre settanta.
I birmani hanno protestato nell'unico modo in cui è concesso esprimere il dissenso contro la giunta da quasi cinque anni e a ridosso delle "elezioni" programmate dal Tatmadaw, l'esercito militare, alla fine del mese: con il silenzio. Le principali città birmane come Yangon e Mandalay si sono fatte sentire con un lockdown autoimposto per tutta la giornata, i movimenti pro democrazia di "disobbedienza civile" hanno diffuso sui social le foto delle strade deserte, sotto l'hashtag con cui cercano di tenere accesa la luce su cosa accade nel paese: What's happening in Myanmar.