Foto ANSA

L'Europa senza Trump

António Costa abbozza una risposta alla Strategia di sicurezza americana e dice: prepariamoci

David Carretta

L’Ue deve “comprendere che le relazioni tra alleati e le alleanze del dopo Seconda guerra mondiale sono cambiate”, ha detto il presidente del Consiglio europeo: “Entro il 2027 gli europei devono subentrare agli Stati Uniti alla guida della Nato”

Bruxelles. I leader dell’Unione europea hanno avuto bisogno di tre giorni per articolare una prima timida risposta alla nuova Strategia di sicurezza nazionale dell’Amministrazione Trump, che designa l’Europa con il suo sistema di democrazia liberale come avversario degli Stati Uniti e si propone di sovvertirlo con il sostegno esplicito ai partiti nazionalisti dell’estrema destra. Anche se con prudenza, il presidente del Consiglio europeo, António Costa, ieri ha rotto il silenzio. “Non ho la completa libertà di esprimermi”, ma “ora è chiaro: il discorso di J. D. Vance a Monaco e i diversi tweet del presidente Trump sono diventati ufficialmente la dottrina degli Stati Uniti. Dobbiamo prendere atto e agire di conseguenza”, ha detto Costa in un discorso all’Istituto Delors a Parigi. “Gli alleati non minacciano di interferire nella vita politica interna dei loro alleati”, ha spiegato Costa: “Ciò che non possiamo accettare è questa minaccia di ingerenza nella vita politica europea. Gli Stati Uniti non possono sostituirsi ai cittadini europei nella scelta dei partiti buoni e dei partiti cattivi”, ha detto il presidente del Consiglio europeo.

               

 

La nuova Strategia di sicurezza nazionale di Trump fissa come obiettivo della politica americana di “aiutare l’Europa a correggere la sua attuale traiettoria”, esprimendo il suo “grande ottimismo” per “la crescente influenza dei partiti patrioti”. Dietro a questa espressione ci sono le forze dell’estrema destra sovranista: da Viktor Orbán in Ungheria a Marine Le Pen in Francia, da Geert Wilders in Olanda ad AfD in Germania (senza dimenticare l’Italia dove la vicinanza ideologica al documento dell’Amministrazione Trump può essere rivendicata sia da Giorgia Meloni sia da Matteo Salvini). Le scadenze elettorali sul vecchio continente sono favorevoli a sovvertire l’ordine dell’Ue. Ad aprile le elezioni legislative in Ungheria determineranno se Orbán rimarrà al potere, continuando la sua opera di destabilizzazione dall’interno. Nel maggio del 2027, le presidenziali in Francia potrebbero portare Le Pen – o il suo delfino Jordan Bardella – all’Eliseo in un potenziale colpo mortale per l’Ue. A differenza di altri responsabili europei, che continuano a sperare di poter limitare i danni con Trump, Costa ha compreso che la Strategia di sicurezza nazionale, presa nel suo insieme, si pone come obiettivo la distruzione dell’Ue e dei suoi sistemi di democrazia liberale.

L’Ue deve “comprendere che le relazioni tra alleati e le alleanze del dopo Seconda guerra mondiale sono cambiate”, ha detto il presidente del Consiglio europeo. Secondo Costa, “gli Stati Uniti non credono più nel multilateralismo, non credono all’ordine internazionale basato sulle regole (…). Abbiamo una visione diversa del mondo”. Le implicazioni per l’Europa vanno al di là dell’ingerenza negli affari interni e toccano la sicurezza del continente. “Quando Mosca dice di condividere ampiamente la visione degli Stati Uniti sull’Europa, dovrebbe farci riflettere. E in effetti, leggendo attentamente i passaggi sull’Ucraina, comprendiamo perché Mosca condivida questa visione. Perché l’obiettivo di questa strategia non è una pace giusta e duratura, ma semplicemente la cessazione degli scontri e la stabilizzazione delle relazioni con la Russia”, ha avvertito Costa. Il presidente del Consiglio europeo ha confermato le rivelazioni di sabato di Reuters sul disimpegno di Trump dalla Nato. “Entro il 2027 gli europei devono subentrare agli Stati Uniti alla guida della Nato. Ed è chiaro: questo è ciò che dobbiamo fare”, ha detto Costa.