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Trame
Michail Mirgorodski, il matematico a capo delle spie di Mosca in Polonia
Secondo l'intelligence di Varsavia, il cittadino russo avrebbe ordito sabotaggi nel paese per conto dell’Fsb. L'ultimo è quello che ha fatto saltare in aria un tratto della rete ferroviaria per cui sono stati arrestati due ucraini che probabilmente rispondevano a lui
Per far saltare in aria un tratto della rete ferroviaria polacca, “Pink” offriva diecimila dollari. Il progetto andò in fumo e l’idea venne riproposta a diversi mesi di distanza, a novembre. Per l’attentato Varsavia ha accusato due cittadini ucraini, probabilmente rispondevano alla rete di Michail Mirgorodski, cittadino russo, poco meno che trentenne, matematico che risiede nella regione di Mosca, che è stato accusato di aver ordito sabotaggi in Polonia. Finora i servizi polacchi hanno arrestato più di sedici persone per spionaggio: alcuni controllavano i trasporti ferroviari, altri raccoglievano informazioni sugli aeroporti. La maggior parte delle persone coinvolte aveva il compito di monitorare il trasporto delle armi verso l’Ucraina. Mirgordoski reclutava tramite gruppi telegram, prometteva denaro e agiva, secondo l’intelligence di Varsavia, per conto dell’Fsb russo. Mirgorodski era anche l’autore di campagne contro gli ucraini in Polonia. Non sempre le paghe offerte erano buone, per esempio per l’affissione di locandine o per realizzare graffiti per le strade delle città polacche la retribuzione era di circa cinque dollari. Gli slogan commissionati per essere stampati o scritti per le strade erano contro l’Alleanza atlantica e il sostegno a Kyiv: “NatoGoHome”; “To nie nasza wojna” (Questa non è la nostra guerra): “Polska nie Ukraina” (La Polonia non è l’Ucraina). Varsavia è stata più bersagliata rispetto ad altre capitali europee perché Mosca aveva l’urgenza di creare crepe nelle iniziative polacche per l’Ucraina. In parte ci è riuscita.