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Le immagini delle inondazioni in Indonesia. Oltre 700 i morti, un milione gli sfollati

Piogge monsoniche e cicloni tropicali devastano il sud-est asiatico. Solo a Sumatra si contano un milione di sfollati e i soccorsi faticano a raggiungere intere aree isolate. L'allarme per fame ed epidemie

Negli ultimi giorni un’ondata di piogge torrenziali, aggravata da una rara tempesta monsonica con cicloni tropicali, ha devastato gran parte del sud-est asiatico. Sull’isola di Sumatra, in Indonesia, le forti precipitazioni e numerose frane hanno provocato un bilancio tragico: le autorità locali parlano di almeno 708 vittime, con 504 persone ancora disperse. L’emergenza riguarda un territorio molto vasto: secondo l’agenzia nazionale per la gestione delle catastrofi, oltre 3,2 milioni di persone sono state colpite in varia misura da alluvioni o smottamenti, e circa un milione è stato evacuato dalle zone a rischio. 

   

 

Le aree più duramente colpite – come le province di Aceh, Sumatra settentrionale e Sumatra occidentale – risultano isolate: strade e ponti sono crollati o bloccati, il che rende estremamente difficili gli interventi di soccorso e l’accesso ai rifornimenti di cibo e acqua. In alcune zone, la crisi alimentare è ormai acuta: secondo alcune ong che operano in quei luoghi, mercati e negozi hanno terminato le scorte di riso, verdure e beni di prima necessità, mentre i prezzi si sono impennati. 

Le operazioni di soccorso e assistenza proseguono con difficoltà: squadre di soccorso, organizzazioni internazionali e autorità stanno provando a raggiungere i sopravvissuti via terra, mare e aria, ma il terreno inondato, le frane e la distruzione delle infrastrutture rendono ogni spostamento un’impresa. Alcune tra le zone più remote, come certi distretti montani di Sumatra settentrionale, restano di fatto inaccessibili, aggravando il rischio di crisi sanitaria poiché sembra improbabile riuscire a recuperare i corpi di molte vittime.

   

 

L’Indonesia non è però l’unico paese coinvolto: l’ondata di maltempo si è estesa anche a Sri Lanka e a parti del sud-est asiatico, tra cui la Malesia e la Thailandia. Complessivamente, le morti causate da frane e inondazioni nel corso di questa emergenza superano il migliaio.

 

Esperti e analisti climatici sottolineano come questa tragedia non sia un evento isolato, ma piuttosto un segnale inequivocabile dei rischi connessi al cambiamento climatico: piogge monsoniche sempre più intense, tempeste tropicali che si formano in zone non usuali e, soprattutto, territori come Sumatra resi vulnerabili da fenomeni di deforestazione, urbanizzazione incontrollata e degradazione ambientale.  Non solo un’emergenza umanitaria, quindi, ma una crisi strutturale che richiederà tempo e investimenti per provare a mitigare l’impatto di eventi simili in futuro.