la guerra dei pixel
"Stalker 2", il videogioco ucraino bannato dalla Russia per il suo sostegno a Kyiv
"Carichiamo le armi con una mano e prepariamo il gioco con l'altra", aveva detto un dipendente della società GSC Game World, da ieri nella lista delle organizzazioni "indesiderate" del Cremlino per aver finanziato l'esercito ucraino. Lo sparatutto che non piace a Mosca per i suoi "contenuti russofobi"
"STALKER 2: Heart of Chornobyl" è il videogioco di punta di GSC Game World, società di videogiochi ucraina registrata in Repubblica Ceca e da ieri nella lista delle organizzazioni "indesiderate" per aver finanziato l'esercito ucraino. L'azienda non ha mai nascosto la sua posizione contro l'aggressione russa in Ucraina: ha condannato pubblicamente il governo russo e ha partecipato a numerose raccolte fondi a sostegno dell'Ucraina. Tra queste, l'iniziativa "Heart of Gold", che ha raccolto fondi per dotare oltre 100 scuole ucraine di generatori durante le interruzioni di corrente causate dagli attacchi russi, e una vendita di giochi di beneficenza che ha raccolto oltre 800.000 dollari per la fondazione Come Back Alive nel 2022. Nel suo comunicato stampa, la Procura generale russa ha menzionato (senza nominarlo) il gioco sparatutto "STALKER 2: Heart of Chornobyl", l'ultimo della serie uscito a novembre dell'anno scorso e di enorme successo: nelle prime 48 ore dalla sua uscita ha venduto un milione di copie, diventando il videogioco di maggior successo al mondo, e proprio domani, in occasione del suo primo anniversario verrà aggiornato e lanciato anche per PlayStation 5 e PlayStation 5 Pro. Uno degli sviluppatori del gioco, Volodymyr Yezhov, è stato ucciso in combattimento a Bakhmut nel dicembre 2022.
"È game over per GSC Game World", ha scritto la Procura generale russa sul suo canale Telegram. Nel suo comunicato ha giustificato la decisione per il suo "sostegno finanziario alle Forze armate ucraine e alla formazione dell'immagine della Russia come 'stato aggressore', compresa la diffusione di materiali che screditano il nostro paese". Nel 2022, si legge nel comunicato, "la direzione dell'organizzazione ha trasferito circa 17 milioni di dollari al fondo di assistenza militare ucraino, che sono stati utilizzati per acquistare droni, componenti e veicoli d'attacco, e nel 2024 ha lanciato un gioco per computer che promuoveva la narrativa ucraina e conteneva contenuti russofobi aggressivi", appunto "Stalker 2".
Il media indipendente russo Meduza ha pubblicato una breve guida per i giocatori dei videogiochi di GSC Game World in Russia, anche se giochi dell'azienda come Stalker 2 già non sono venduti in Russia per decisione di GSC Game World stessa. Non è chiaro se la legge sulle organizzazioni "indesiderate" implichi una restrizione diretta, tra i divieti del Cremlino una volta etichettata un'organizzazione come "indesiderata" c'è quello di "partecipare alle sue attività", ma il problema principale è che non esiste una definizione di "partecipazione alle attività di un'organizzazione indesiderata", scrive Meduza. Anche se il divieto non è ancora entrato in vigore, il deputato della Duma Anton Gorelkin ha già raccomandato anche a coloro che hanno acquistato i giochi in precedenza di "sbarazzarsi" dei giochi dell'azienda "per evitare problemi".
Nel documentario sulla realizzazione del videogioco, pubblicato poco prima della sua uscita, alcuni dipendenti del team di GSC Game World parlano della consapevolezza sempre più grande che la Russia stesse per invadere l'Ucraina: dopo l'invasione, alcuni si sono arruolati nell'esercito, altri hanno aperto un secondo studio a Praga, in Repubblica Ceca, altri ancora sono rimasti in Ucraina: "Carichiamo le armi con una mano e prepariamo il gioco con l'altra", ha raccontato uno dei dipendenti.