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Macron arma Kyiv

Zelensky firma l'acquisto di cento Rafale e otto Samp-T. Così cambia la difesa ucraina

Mauro Zanon

Parigi e Kyiv hanno siglato un’intesa, definita "storica" dal presidente ucraino, che rafforza l’aviazione del paese invaso. “Continuiamo a sostenere l’Ucraina, la modernizzazione delle sue Forze armate e la deterrenza contro l’aggressione. Tutto è pronto per la pace, solo la Russia la rifiuta”, ha detto Macron

Parigi. “Un grande giorno”, ha scritto su X in francese e in ucraino Emmanuel Macron. Oggi, all’aeroporto militare di Villacoublay, a ovest di Parigi, il capo dello stato francese e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky hanno firmato una lettera d’intenti (Loi) che prevede l’acquisto da parte di Kyiv di ceto caccia multiruolo Rafale, di otto sistemi di difesa aerea Samp-T di nuova generazione, droni e bombe aree a lungo raggio Aasm Hammer. La firma è avvenuta sulla pista di Villacoublay, dove è stato allestito uno sfondo scenografico per sottolineare l’importanza simbolica dell’evento: due grandi bandiere di Francia e Ucraina e i soldati dell’Armée de l’air, l’Aeronautica francese, schierati davanti un Rafale, il fiore all’occhiello di Dassault Aviation. “Questo accordo dimostra la volontà della Francia di portare la propria eccellenza industriale e tecnologica nel cuore dell’Ucraina e dell’Europa”, ha dichiarato Macron durante la conferenza stampa congiunta all’Eliseo, sottolineando il “rafforzamento della cooperazione bilaterale immediato” e per i “prossimi dieci anni” tra Parigi e Kyiv.

 

La Francia si conferma il paese più volenteroso della cosiddetta coalizione dei volenterosi nata a Londra il 2 marzo scorso per sostenere politicamente, diplomaticamente e militarmente l’Ucraina contro la Russia, e formata da più trenta stati. “Continuiamo a sostenere l’Ucraina, la modernizzazione delle sue Forze armate e la deterrenza contro l’aggressione”, ha affermato Macron, ricordando che “il rinnovamento dell’esercito ucraino è un impegno per la sicurezza di tutti noi”, perché l’Ucraina “è la prima linea di difesa dell’Europa”. Se la Loi, che è la formalizzazione di trattative ancora in corso, si trasformerà in un accordo definitivo, l’Ucraina diventerà il secondo paese al mondo per numero di Rafale in dotazione (la Francia ne possiede 225), e il primo all’estero, davanti agli Emirati Arabi Uniti (80), all’India (62) e all’Egitto (55).

 

Finora la Francia ha inviato a Kyiv tre aerei da caccia Mirage 2000-5 sui sei promessi, e uno degli apparecchi è stato abbattuto a luglio. Con i Rafale, la capacità aerea dell’esercito ucraino entrerebbe in una nuova fase. “Continueremo a puntare sull’avvicinamento delle nostre industrie della difesa”, ha detto Macron, precisando che nei prossimi tre anni saranno consegnati a Kyiv “droni intercettori e bombe guidate”. “I numerosi missili e le bombe consegnati hanno dato prova della loro efficacia sul campo negli ultimi tre anni e mezzo”, ha aggiunto l’inquilino dell’Eliseo. La futura commessa da cento Rafale punta a soddisfare l’esigenza ucraina di costituire una flotta di aerei da combattimento di almeno 250 velivoli, composta anche di Gripen/E svedesi e F-16 americani. Il mese scorso, Zelensky ha firmato una Loi con il governo svedese in vista dell’acquisto di 100-150 caccia Gripen/E. Per quanto riguarda i sistemi di difesa aerea Samp-T, l’Ucraina ne ha attualmente in uso due.

 

Ma a partire dal 2027 dovrebbe essere disponibile un sistema Samp-T di nuova generazione messo a punto da Eurosam (joint venture fra Thales e le divisioni francese e italiana di Mbda), con capacità d’intercettazione significativamente superiori contro missili balistici e ipersonici rispetto alla versione già dispiegata sul suolo ucraino. “Quest’anno inizieranno anche progetti congiunti tra i nostri settori della difesa: co-produrremo droni intercettori e lavoreremo allo sviluppo di tecnologie e componenti critici che possano essere integrati nei droni ucraini”, ha annunciato su X Zelensky: “Nuovi aerei, nuovi rinforzi, nuove misure per rafforzare il nostro esercito e il nostro paese. Sono profondamente grato alla Francia, al presidente Emmanuel Macron e a tutto il popolo francese”. Secondo Zelensky, che ha definito “storica” l’intesa siglata con la Francia, l’Ucraina avrà “il più grande sistema di difesa aerea al mondo”.

 

Dopo la firma della Loi, i due leader si sono recati al Mont Valérien, luogo di memoria nazionale dedicato ai combattenti e ai resistenti della Seconda guerra mondiale, dove ha sede il quartier generale della “forza multinazionale Ucraina”, che una trentina di paesi sta preparando in vista di un potenziale accordo di cessate il fuoco tra Kyiv e Mosca. “Tutto è pronto per la pace, solo la Russia la rifiuta”, ha detto Macron, l’alleato fedele dell’Ucraina, che “appartiene alla famiglia europea non solo per geografia, ma per storia, valori e coraggio”.