il discorso

“Maduro ha iniziato questa guerra, e Trump la porterà a termine”, dice Machado

Pubblichiamo ampi stralci delle dichiarazioni fatte  l’altro ieri da María Corina Machado, premio Nobel per la Pace 2025, in videocollegamento all’American Business Forum di Miami, a Francis Suárez, sindaco della città

Il Premio Nobel per la Pace non è stato solo un enorme onore personale, ma un riconoscimento al coraggio e alla volontà del popolo venezuelano — una nazione che si è unita per affrontare il peggior regime criminale della sua storia. E’ anche un riconoscimento ai valori della dignità, della famiglia, del lavoro, della giustizia, della libertà e al bisogno di restituire il paese ai nostri figli e di riunire di nuovo le nostre famiglie. Questo premio è anche per tutti voi: per chi ha creduto nel Venezuela libero e ha sostenuto la nostra causa. E’ per tutti i cittadini del mondo che ci hanno appoggiato, condividendo il nostro desiderio di libertà. E voglio dire ai leader di tutto il mondo – sotto la guida del presidente Trump, che ha compreso che questa è una causa universale – che si tratta anche di garantire la sicurezza del nostro emisfero. Questo è un momento unico, che ha unito i nostri paesi e ci dà la forza per compiere gli ultimi passi verso la libertà. Una libertà che significherà anche la liberazione di Cuba e del Nicaragua.

[…] Ciò che abbiamo fatto, noi venezuelani, per dimostrare che le elezioni erano una frode. Voglio ringraziare tutto il popolo venezuelano, che si è organizzato quando tutti ci dicevano che era impossibile vincere contro un sistema truccato. Sapevamo di dover vincere, ma anche di dover dimostrare la verità. Così abbiamo trasformato il nostro movimento nella più solida organizzazione del paese. Letteralmente più di un milione di volontari si sono mobilitati ovunque, raccogliendo informazioni e documentando le irregolarità. Abbiamo dovuto contrabbandare computer, scanner e stampanti per poter digitalizzare e diffondere i dati. E in meno di 24 ore dopo il voto, il mondo intero ha potuto vedere la nostra vittoria schiacciante. Loro dominavano con il potere e con la paura, ma noi avevamo la verità dalla nostra parte – e siamo riusciti a dimostrarlo.

La strategia del presidente Trump per affrontare questa struttura criminale narcoterrorista è del tutto corretta. Nicolás Maduro non è un capo di stato legittimo: è il capo di una struttura criminale che ha dichiarato guerra al popolo venezuelano e alle nazioni democratiche della regione. Questa struttura si regge sui profitti del narcotraffico, del contrabbando di armi e della tratta di esseri umani. E’ con quei soldi che si finanziano, ed è proprio ciò che il presidente Trump sta colpendo per proteggere milioni di persone – cittadini statunitensi, latinoamericani e venezuelani. Maduro ha iniziato questa guerra, e il presidente Trump la porterà a termine.

[…] Il Venezuela è diventato il quartier generale degli avversari degli Stati Uniti e delle loro reti criminali. Oggi le istituzioni venezuelane e le risorse del paese sono state catturate da criminali. Nel caso dell’Iran, Teheran ha trasformato il Venezuela in un suo satellite per stabilire una presenza nel cuore del continente americano. I Guardiani della rivoluzione iraniani si addestrano in Venezuela, ricevono droni e tecnologia, e nel paese vengono costruiti droni armati. Il sistema finanziario venezuelano è usato per il riciclaggio di denaro a beneficio di gruppi come Hezbollah, ai quali sono stati concessi oltre 10 mila passaporti venezuelani per spostarsi liberamente in America e nel mondo. E voglio sottolinearlo: non stiamo parlando di una minaccia lontana migliaia di chilometri dalla Florida, ma a tre ore di volo da qui. Nel caso della Russia, Mosca ha fornito armi, intelligence e tecnologia. Oggi agenti russi operano sul nostro territorio. E infine, la Cina: forse non tutti lo sanno, ma il Venezuela è stato il primo paese al quale la Cina abbia mai concesso un prestito nella sua storia. Pechino ha prestato oltre 60 miliardi di dollari, ottenendo in cambio l’accesso ai dati sui nostri minerali e risorse strategiche. Il presidente Hugo Chávez autorizzò la compagnia statale cinese CTIC a studiare le risorse minerarie venezuelane: oro, terre rare, minerali critici. Tutte queste informazioni oggi sono proprietà della Cina.

Dobbiamo capire che Iran, Russia e Cina hanno operazioni attive in Venezuela – conducono attività di intelligence a tre ore da qui. L’operazione del presidente Trump smantellerà queste strutture criminali e trasformerà il Venezuela nella roccaforte degli Stati Uniti e delle democrazie occidentali della regione.

[…] Fin dal primo giorno – dopo la nostra vittoria travolgente – abbiamo offerto a Nicolás Maduro la possibilità di negoziare una transizione pacifica. Ma lui ha rifiutato più volte, e in risposta ha scatenato la peggior repressione della storia del Venezuela: sparizioni, torture, arresti arbitrari. Case di semplici cittadini segnate per aver difeso i propri voti. Oggi ci sono più di 170 prigionieri politici: colleghi, amici, compatrioti. Questo è un momento in cui Maduro deve capire che il suo tempo è finito. Se accetta una transizione, potrà essere pacifica, ma ci sarà comunque – con o senza di lui. Nelle prime 100 ore dobbiamo prendere il controllo e garantire la nostra sicurezza e quella delle frontiere, e naturalmente liberare tutti i prigionieri politici.

I primi 100 giorni del nostro governo saranno dedicati a ricostruire il paese e a prenderci cura della nostra gente – di chi ha collaborato con noi e di tutto il popolo venezuelano — assicurando carburante, sicurezza, medicine. E poi dovremo mettere ordine nell’economia, perché oggi il Venezuela è nel caos e ha bisogno di ordine in ogni dimensione, soprattutto in quella economica.

E tutto sarà pubblico: la trasparenza è la base della fiducia. Voglio mandare un messaggio a tutti voi, imprenditori e visionari che ci ascoltate: il Venezuela tornerà. Diventeremo il polo energetico del continente americano. Il Venezuela smetterà di essere uno stato criminale per trasformarsi nella nuova frontiera dell’innovazione e della ricchezza. E vi invitiamo tutti a far parte di questo futuro.