Gli influencer occidentali a libro paga del Cremlino
Così Vladimir Putin finanzia la propaganda dei blogger filorussi sui social media. Il ruolo dell'agenzia Bezgranichnye e dei suoi 35 "creator": tra loro c'è anche un italiano. L'inchiesta di United24 e TUA Research
Poco prima dell'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto esecutivo per la creazione della Pfki, la "Fondazione presidenziale per le iniziative culturali", un'iniziativa per finanziare "progetti che rivelino l'immagine della Russia come un paese che costruisce relazioni con altri stati sui princìpi di partenariato, buon vicinato e giustizia, facilitando la risoluzione dei conflitti attraverso una soluzione pacifica e preservando e promuovendo i valori tradizionali". Nel 2022 il fondo avrebbe già stanziato più di 293,8 milioni di rubli (3,6 milioni di dollari) per 29 progetti che glorificavano l'"operazione militare speciale" della Russia e delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e di Luhansk. Tra questi progetti c'è, sul suo sito, "lo sviluppo dei legami di gemellaggio del Donbas e dei territori liberati con le regioni e le città della Russia", cioè i territori occupati dell'Ucraina da parte dell'esercito russo, una mostra sulle "imprese" dei soldati russi che hanno invaso l'Ucraina, l'apertura di un club nelle regioni occupate di Kherson e Zaporizhzhia per ricercare "i prerequisiti storici per la rinascita del neonazismo nell'Ucraina moderna".
Il media ucraino United24 ha ricostruito le sovvenzioni di questo fondo di propaganda russo. Nel 2024 ha ricevuto sovvenzioni anche il progetto "Il Caucaso sotto di me. Una serie di video sul Caucaso settentrionale da una prospettiva inaspettata", che implica l'impiego di blogger per esplorare diversi aspetti della Russia, la produzione di sette documentari "culturali ed educativi" e 140 brevi video, nel tentativo di promuovere la cultura e la storia russa in Russia e nel mondo, al costo di 26 milioni di rubli (circa 325.000 dollari). L'agenzia che ha presentato questo progetto al Pfki si chiama "Bezgranichnye", Senza limiti, si descrive come la prima agenzia in Russia a collaborare con "blogger stranieri fedeli" e tra i suoi influencer molti sono occidentali trasferiti in Russia che promuovono la Federazione russa sui loro social. Come Alexandra Jost, sui social "Sasha Meets Russia", che parla di una "missione": cercare di portare i suoi 46.000 follower "a innamorarsi della Russia". Jost sostiene di essersi trasferita in Russia per sfuggire alla "russofobia occidentale" e ricercare i suoi "valori tradizionali ", nega di essere una propagandista russa e di aver ricevuto fondi dal Cremlino, ma un'inchiesta di pochi mesi fa ha dimostrato come in realtà l'influencer abbia guadagnato fino a 2.000 dollari al mese dall'agenzia di stampa russa RT.
Secondo l'osint indipendente TUA Research e il media United24, Jost e suo marito, l'imprenditore messicano Domingo Garcia, fanno parte di una rete di blogger stranieri sostenuta e finanziata dall'agenzia di relazioni pubbliche Bezgranichnye, legata al Cremlino. Le storie dei suoi 35 blogger sono molto simili, e "il prototipo del modello di propaganda filo-russa dell'agenzia sembra essere probabilmente il musicista italiano Lorenzo Bagnati, che ha studiato in Russia fino al 2021. Lorenzo, con 2,12 milioni di follower su YouTube, 391.000 follower su Instagram e 2,6 milioni di follower su TikTok, sembra essere la star principale dell'agenzia, con una portata che supera di gran lunga gli attuali iscritti di Jost".
Il sito dell'agenzia propone addirittura un invito a partecipare a una masterclass sui social media con Lorenzo, ed è lui che sembra aver stabilito il modello che Sasha e altri ora seguono .Tra gli altri ci sono la food blogger iraniana Romina Bagheri (3,3 milioni di follower su TikTok), l'americano Carlos Lopez (850.000 follower su YouTube), la francese Shera Attar (517.000 follower su TikTok) e il membro tedesco della gang di motociclisti di estrema destra russa Night Wolves, Sven Svenson (145.000 follower su TikTok): tutti sembrano vivere in Russia. Una blogger peruviana, nota con il nome di Crystal Greek, sarebbe stata portata dall'agenzia da 4.000 iscritti su YouTube a 83.000 organizzando le riprese e la produzione di un blog sulla sua vita in Russia.
Ai vertici dell'agenzia c'è la fondatrice Maria Dudko, trent'anni, "gestisce propagandisti con milioni di follower, mentre allo stesso tempo incanala i fondi del governo russo per sostenere le loro attività, organizza per loro apparizioni sui media e ne promuove la visibilità". È apparsa più volte sui media russi insieme a "fedeli blogger stranieri" e sui suoi social media è possibile vedere – oltre agli elogi a Vladimir Putin – cosa succede dietro le quinte dell'agenzia: sessioni di riprese, pose agli eventi e selfie con molte delle sue "star", tra cui Jost. Il suo curriculum afferma che ha lavorato per la vicepresidente della Duma di stato e "Capo del servizio di pubbliche relazioni di un deputato della Duma di stato". Utilizzando gli strumenti Osint, United24 ha scoperto che il suo numero di cellulare è stato salvato come assistente dell'ex vicepresidente della Duma Olga Timofeeva. In una foto compare con Maria Butina, arrestata a Washington che nel 2018 si è dichiarata colpevole di aver cospirato contro gli Stati Uniti: i è dichiarata colpevole di aver cospirato contro gli Stati Uniti: le ho "illustrato i piani di collaborazione con i blogger stranieri", aveva scritto.