
Accordo Israele Hamas, la gioia dei pacifisti veri e la delusione di quelli farlocchi
Sono gli stessi paesi arabi insieme alla Turchia ad avere convinto Hamas alla resa politica. Una dinamica che smonta molti stereotipi sul ruolo dell’Occidente e ridisegna il campo della pace nella regione
La svolta arriva dopo settimane di intense trattative e pressioni diplomatiche: Hamas ha accettato i termini del piano Trump-Netanyahu. Certo, ci sono punti ancora da chiarire, come il disarmo graduale del movimento islamista e l’avvio di un percorso politico sotto la supervisione dei paesi arabi moderati e della Turchia. Ma è un risultato che, come osserva in un tweet Claudio Cerasa, direttore de Il Foglio, segna un cambio di paradigma nel medio oriente: sono gli stessi paesi arabi - insieme ad Ankara - ad avere convinto Hamas alla resa politica. Una dinamica che smonta molti stereotipi sul ruolo dell’Occidente e ridisegna il campo della pace nella regione. Cerasa parla di “gioia dei pacifisti veri” e di “delusione dei pacifisti farlocchi”, un riferimento alla spaccatura tra chi sostiene la pace come risultato di compromessi e chi, invece, resta ancorato a slogan ideologici e odiosi come “from the river to the sea”. L’accordo, se confermato nei fatti, aprirebbe la porta a un nuovo equilibrio in medio oriente: meno ideologia, più realpolitik — e la possibilità, finalmente, di una pace costruita anche da chi finora ne era rimasto ai margini.
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