
Così il Cremlino ha reclutato i sacerdoti moldavi per interferire nelle elezioni
I tour pagati dalla Russia erano pensati per visitare alcuni dei luoghi più sacri della Chiesa ortodossa russa, poi sono iniziate le campagne online per influenzare le parrocchie Chisinau "contro l'occidente moralmente corrotto". L'inchiesta della Reuters
Un sacerdote della Chiesa ortodossa in Moldavia, Padre Mihai Bicu, ha raccontato alla Reuters di aver partecipato a settembre dello scorso anno a un tour completamente pagato dalla Russia per visitare alcuni dei luoghi più sacri della Chiesa ortodossa russa: "i funzionari ortodossi russi hanno consegnato loro buoni del valore di 10.000 rubli (120 dollari) da spendere nei negozi della chiesa che vendono icone e souvenir", e hanno assistito a una serie di conferenze tenute da teologi e storici che hanno sottolineato come "la Russia e l'ex stato sovietico della Moldavia siano legati da secoli di tradizione e da una fede comune e debbano restare uniti contro un occidente moralmente corrotto", ha detto il sacerdote alla Reuters.
Domenica la Moldavia è chiamata a votare e queste elezioni sono definite “cruciali” per il futuro europeo del paese, uno spartiacque tra la possibilità di proseguire il suo percorso di integrazione occidentale o tornare nell'orbita dell’influenza russa, come è già accaduto in Georgia. Secondo le interviste di Reuters con 15 ecclesiastici, tra cui quattro che hanno partecipato ai pellegrinaggi, e un'analisi di foto e video delle visite pubblicati online, il gruppo di Bicu era tra i gruppi composti da diverse centinaia di persone, principalmente sacerdoti, più clero laico e altri membri della Chiesa moldava, che hanno accettato i viaggi completamente pagati a Mosca tra giugno e ottobre 2024. "Una volta terminati i viaggi, è iniziata la campagna online", si legge sul report.
Secondo un'analisi dei dati dei social media condotta da Reuters, nell'ultimo anno sono stati creati quasi 90 nuovi canali Telegram come account delle parrocchie ortodosse moldave. La maggior parte dei canali ha pubblicato contenuti identici quasi quotidianamente, esortando i fedeli a opporsi alla spinta filo occidentale del governo in post che hanno raggiunto migliaia di follower. L'attività online è aumentata con l'avvicinarsi delle elezioni di domenica e la fonte della maggior parte dei contenuti, un canale chiamato Sare şi Lumiña, ripubblicato dagli account parrocchiali, ha pubblicato oltre 600 messaggi tra maggio e agosto, quasi il triplo rispetto ai quattro mesi precedenti di quest'anno. "Il messaggio principale è che i valori familiari tradizionali della Moldavia sono minacciati da un'Ue che costringerà i cittadini ad abbracciare le identità Lgbt, degraderà la morale e distruggerà la libertà di culto", scrive Reuters, "sebbene i post non siano esplicitamente filorussi, riecheggiano le narrazioni diffuse dai partiti di opposizione che promuovono legami più stretti con Mosca".
"Oggi il nostro paese si trova di fronte a una scelta fatale. Ci viene consigliato di abbandonare la fede, la lingua e le nostre radici in cambio di regole straniere e 'valori europei'", si legge in un messaggio pubblicato il 18 settembre da 39 dei canali parrocchiali esaminati: "La Moldavia manterrà la sua indipendenza o diventerà una testa di ponte per interessi esterni? Dipende da noi: faremo la scelta giusta il 28 settembre". Secondo l'analisi di Reuters basata sui dati di Telegram, tra agosto 2024 e maggio di quest'anno, 86 canali Telegram creati come account delle parrocchie ortodosse moldave hanno accumulato circa 11.500 abbonati in totale. Oltre tre quarti degli account hanno ampiamente ripubblicato contenuti di Sare şi Lumiña: i suoi messaggi hanno raggiunto oltre 27.000 persone il mese scorso, inclusi i suoi abbonati e i ripubblicazioni.