
(Ansa)
Editoriali
Come l'Italia per Trentini, neppure la Spagna riesce a liberare i suoi cittadini
Per farli uscire dalle carceri, Roma e Madrid possono ricorrere a una leva economica. L’Eni e Repsol hanno infatti nel paese di Maduro una joint venture di gas e il Venezuela ha un debito di 2,1 miliardi con l'azienda italiana
Non è del tutto speculare la situazione di Italia e Spagna rispetto ai detenuti in Venezuela, ma alla fine l’esito è quasi lo stesso. Entrambi i paesi hanno una ventina di cittadini nelle carceri di Maduro. Quasi tutti sono in realtà venezuelani con doppia cittadinanza, vittime della repressione di Maduro come il resto della popolazione. In Italia suscita più apprensione la detenzione del cooperante Alberto Trentini, che appartiene invece a un gruppo di stranieri incarcerati non per intimidire all’interno, ma per ricattare all’esterno. Qui, dove il governo è di destra, da sinistra sono infatti piovute su Meloni ea Tajani accuse di inconcludenza per il nulla di fatto della missione dell’inviato Luigi Vignali.
In Spagna, dove invece il governo è di sinistra, da destra sono arrivate a Sánchez accuse di “servilismo” nei confronti di Maduro. Secondo il Partito popolare, mentre paesi come gli Stati Uniti hanno negoziato con successo il rilascio dei propri cittadini, la Spagna continua a non ottenere risultati. Questa situazione ha generato un senso di abbandono tra le famiglie dei prigionieri, che sul quotidiano spagnolo Abc hanno accusato il governo di essersi interessato solo ai due cittadini che possiedono esclusivamente la nazionalità spagnola, ignorando chi possiede la doppia nazionalità. Italia e Spagna sono accomunate non solo dalla sensazione di impotenza, ma anche da una possibile comune leva economica su cui agire. L’Eni e la spagnola Repsol hanno infatti in Venezuela una joint venture di gas, e all’Eni la società petrolifera di stato venezuelana Pdvsa deve 2,1 miliardi. Rinnovando un permesso di estrazione a Chevron Trump ha ottenuto la liberazione di dieci americani, anche se ha poi mandato contro Maduro una spedizione navale che ha fatto le prime vittime affondando un’imbarcazione di narcos legati al regime. E’ la dimostrazione che per tutti è molto complicato trattare con una dittatura come quella venezuelana, a maggior ragione quando non si hanno gli stessi mezzi di Washington. Come nel caso di Roma e Madrid.