Foto LaPresse

In Francia

Così Lille ha accolto (e poi espulso) una studentessa palestinese antisemita e pro Hamas

Mauro Zanon

Studentessa palestinese e professionista delle pubblicazioni antisemite, Nour Atallah è stata cacciata dall'prestigioso istituto francese dopo aver scoperto i suoi elogi del nazismo e gli appelli espliciti all’uccisione degli ebrei

Parigi. Nour Atallah, studentessa palestinese di 25 anni, aveva beneficiato di una borsa di studio rilasciata dal consolato francese di Gerusalemme per poter lasciare la Striscia di Gaza e arrivare in Francia, dove a settembre avrebbe dovuto iniziare i corsi di diritto e comunicazione a Sciences Po Lille. E’ stato il console Nicolas Kassianides, lo stesso che il 24 luglio scorso  ha consegnato al leader dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen la lettera con cui il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron si impegna a riconoscere la Palestina come stato indipendente, a identificare alcuni studenti meritevoli dal punto di vista accademico vicini all’Institut français de Gaza. E tra questi figurava anche Nour Atallah.

“Nell’ambito del suo impegno a favore della popolazione civile palestinese, la Francia ha organizzato l’uscita dalla Striscia di Gaza di diverse centinaia di persone che hanno un legame diretto con il nostro paese. Questi borsisti sono stati selezionati in base a criteri di eccellenza accademica e sono sottoposti a controlli di sicurezza da parte dei servizi competenti prima del loro arrivo in Francia”, ha dichiarato una fonte diplomatica al Parisien. Ma qualcosa è andato storto nel sistema di controllo incrociato dei ministeri e dell’intelligence francese. Perché sui social, come rivelato dall’account “Sword of Salomon”, che stana i messaggi d’odio contro gli ebrei, Nour Atallah era una professionista delle pubblicazioni antisemite, tra sostegno a Hamas, elogi del nazismo e appelli espliciti all’uccisione degli ebrei. “Uccidete i loro giovani e i loro vecchi. Non abbiate pietà. Uccideteli ovunque”, si legge uno dei messaggi postati da Atallah. In altri glorifica il pogrom del 7 ottobre 2023, invoca l’esecuzione di tutti gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas e tesse le lodi di Adolf Hitler.

La giovane, arrivata in Francia a inizio luglio, era ospite del direttore di Sciences Po Lille, Étienne Peyrat, in attesa di una sistemazione stabile. “E’ necessario che tutti contribuiscano. Accogliere una persona è al centro del nostro concetto di apertura e solidarietà”, aveva dichiarato Peyrat a Rmc, ignaro dei messaggi della studentessa. Poi la scoperta. E la decisione immediata di annullare l’iscrizione di Atallah, perché il suo profilo è in “contraddizione frontale con i valori promossi dalla scuola”, si legge nell’account X di Sciences Po Lille. Il ministro dell’Interno, Bruno Retailleau, ha ordinato la chiusura dell’account social della studentessa palestinese, mentre il ministro dell’Università, Philippe Baptiste, ha segnalato il caso alla magistratura ai sensi dell’Articolo 40 del Codice di procedura penale, affermando che “la Francia non deve accogliere studenti internazionali che promuovono terrorismo, crimini contro l’umanità e antisemitismo”. Ma come ha potuto “una propagandista di Hamas”, come l’ha definita Retailleau, passare tra le maglie dei controlli dei servizi segreti e dei ministeri competenti, a partire da quello degli Esteri che ha la supervisione del consolato di Gerusalemme, e ottenere il visto? 


Mercoledì sera, dopo le prime rivelazioni sul profilo di Atallah, il capo della diplomazia, Jean-Noël Barrot, ha scritto un messaggio su X dichiarando che la studentessa antisemita non era più benvenuta in Francia, ammettendo che “i controlli effettuati dai servizi dei ministeri competenti non hanno chiaramente funzionato” e annunciando l’apertura “un’inchiesta interna” per evitare nuovi casi. Venerdì mattina, oltre a confermare l’espulsione di Atallah, che potrebbe concretizzarsi già nei prossimi giorni, il ministro degli Esteri ha dichiarato che nessun rifugiato palestinese verrà più accolto in Francia fino a quando non sarà conclusa l’inchiesta interna. Atallah, come dichiarato da lei stessa in un’intervista a Rmc, aveva un solo obiettivo dopo il suo percorso a Sciences Po Lille: diventare cooperante per “tornare ad aiutare gli abitanti di Gaza”. La procuratrice di Lille, Carole Etienne, ha annunciato l’apertura di un’inchiesta ai suoi danni per “apologia di terrorismo e apologia di crimini contro l’umanità”. Secondo le informazioni del Point, i servizi del ministero dell’Interno avrebbero chiesto di poter consultare gli elenchi dei rifugiati selezionati a Gerusalemme dalle autorità consolari, per scongiurare altri casi Atallah. Dall’inizio dell’anno, 292 abitanti di Gaza sono stati evacuati in Francia con l’aiuto del Quai d’Orsay. Da venerdì, fino a nuovo ordine, è attivo il blocco delle evacuazioni.

Di più su questi argomenti: