il discorso da washington

Cosa ha detto Donald Trump

Redazione

Nel suo discorso, tenuto subito dopo l'attacco contro i siti nucleari iraniani, il presidente americano ha detto che Teheran "deve ora fare la pace", ha parlato del rapporto con Israele, ha minacciato l'Iran nel caso reagisca contro gli Stati Uniti, ha ringraziato Tsahal e i generali americani

Traduciamo il discorso che il presidente americano Donald Trump ha tenuto subito dopo l'attacco contro le strutture nucleari di Natanz, Fordo e Isfahan. 

 

Grazie mille.

 

Poco tempo fa, l'esercito statunitense ha effettuato attacchi massicci e precisi contro i tre principali impianti nucleari del regime iraniano: Fordo, Natanz e Isfahan. Tutti hanno sentito questi nomi per anni, mentre gli iraniani costruivano questa impresa  orribilmente distruttiva.

 

Il nostro obiettivo era la distruzione della capacità di arricchimento nucleare dell'Iran e la fine della minaccia nucleare rappresentata dal principale sponsor mondiale del terrorismo.

 

Stasera, posso annunciare al mondo che gli attacchi sono stati uno spettacolare successo militare. I principali impianti di arricchimento nucleare dell'Iran sono stati completamente e totalmente distrutti. L'Iran, il bullo del medio oriente, deve ora fare la pace. Altrimenti, gli attacchi futuri saranno molto più gravi e molto più facili da compiere.

 

Per 40 anni, l'Iran ha ripetuto: "Morte all'America, morte a Israele". Hanno ucciso la nostra gente, facendo saltare loro le braccia, le gambe, con bombe piazzate ai lati delle strade. Era la loro specialità. Abbiamo perso oltre 1.000 persone e centinaia di migliaia in tutto il medio oriente, e in tutto il mondo, sono morte persone a causa del loro odio. Tantissimi sono stati uccisi dal loro generale, Qassem Suleimani. Ho deciso molto tempo fa che non avrei permesso che questo continuasse ad accadere. Non continuerà.

 

Voglio ringraziare e congratularmi con il primo ministro Bibi Netanyahu. Abbiamo lavorato come una squadra come forse nessuno ha mai fatto prima, e abbiamo fatto molta strada per cancellare questa orribile minaccia per Israele. Voglio ringraziare l'esercito israeliano per il meraviglioso lavoro svolto. E, soprattutto, voglio congratularmi con i grandi patrioti americani che hanno pilotato quelle magnifiche macchine stasera, e con tutto l'esercito degli Stati Uniti per un'operazione come il mondo non vedeva da molti, molti decenni.

 

Speriamo di non aver più bisogno di loro missioni di questo genere in futuro. Spero proprio che sia così. Desidero anche congratularmi con il capo di stato maggiore congiunto, il Generale Dan "Razin" Caine, un generale spettacolare, e con tutte le brillanti menti militari coinvolte in questo attacco.

 

Detto questo, la situazione non può continuare così. O ci sarà la pace, o ci sarà una tragedia per l'Iran, ben più grande di quella a cui abbiamo assistito negli ultimi otto giorni. Ricordate, ci sono ancora molti obiettivi. Quello di stasera è stato di gran lunga il più difficile di tutti, e forse il più letale. Ma se la pace non arriverà rapidamente, colpiremo gli altri obiettivi con precisione, velocità e abilità. La maggior parte di essi può essere eliminata in pochi minuti. Non c'è esercito al mondo che avrebbe potuto fare quello che abbiamo fatto stasera. Nemmeno lontanamente. Non c'è mai stato un esercito in grado di fare quello che è successo poco fa.

 

Domani, il generale Caine e il segretario alla Difesa Pete Hegseth terranno una conferenza stampa alle 8:00 al Pentagono. E voglio ringraziare tutti quanti. E, in particolare, Dio. Voglio solo dire: ti amiamo, Dio, e amiamo i nostri grandi militari. Proteggeteli. Dio benedica il medio oriente. Dio benedica Israele e Dio benedica l'America. Grazie mille. Grazie.

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