Boualem Sansal (foto Ap, via LaPresse)

EDITORIALI

Liberiamo Boualem Sansal

Redazione

È un cittadino europeo, l’Unione europea deve attivarsi per garantire i suoi diritti

Il 24 giugno è attesa la sentenza della Corte d’appello di Algeri sul caso di Boualem Sansal, scrittore franco-algerino condannato lo scorso 27 marzo a cinque anni di prigione per “attentato all’unità nazionale”, in seguito a un’intervista a un media francese sgradita al regime di Abdelmadjid Tebboune, il presidente dell’Algeria.

 

Dal 16 novembre, Sansal, che ha 80 anni e un cancro alla prostata, è in carcere ad Algeri. A fine marzo sembrava che il dossier Sansal potesse sbloccarsi, poi è scoppiato l’affaire Amir Dz, oppositore politico algerino rifugiato in Francia che è stato sequestrato nell’aprile del 2024. Per il sequestro sono stati incriminati un agente del consolato algerino di Créteil e un ex alto diplomatico dell’ambasciata dell’Algeria in Francia, e da allora la linea telefonica Parigi-Algeri è interrotta. Per questo, Noëlle Lenoir, presidente del Comitato di sostegno a Boualem Sansal, e Arnaud Benedetti, caporedattore della Revue politique et parlementaire, hanno deciso di rivolgersi all’Europa, sollecitando la mediatrice dell’Unione europea, Teresa Anjinho, con la speranza di accelerare la liberazione dello scrittore.

   

Lenoir e Benedetti, attraverso una lettera di due pagine datata 8 maggio che il Foglio ha potuto consultare, chiedono alla mediatrice di aprire un’inchiesta sulle violazioni sistematiche dei diritti fondamentali in Algeria “come quella aperta recentemente contro la Tunisia”, e a Kaja Kallas, alta rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri, di attivarsi affinché i diritti e la sicurezza di Sansal, cittadino europeo, siano garantiti. L’Ue, più di Parigi, ha la forza di fare pressione su Tebboune, attraverso la messa in discussione dell’accordo di associazione Ue-Algeria, fondamentale per l’economia di Algeri: nell’articolo 2 dell’accordo, viene evidenziato che Algeri deve rispettare “i diritti umani fondamentali, come stabilito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”. È esattamente quello che non sta facendo con Sansal.

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