editoriali

Le condizioni spregiudicate di Trump per la fusione tra Us Steel e Nippon Steel

Redazione

Il governo americano chiede a Tokyo di accettare un ruolo subalterno per garantire che i livelli di produzione non vengano tagliati in territorio americano. Gli equilibri nel settore siderurgico potrebbero cambiare

Non solo dazi. Il governo di Donald Trump è sempre più deciso a intervenire in operazioni economiche strategiche come il progetto di aggregazione nell’acciaio tra il gruppo giapponese Nippon Steel e l’americana United State Steel. Contrariamente a quanto avviene negli Stati Uniti per le società quotate, la Casa Bianca si riserverà una golden share, un potere speciale, per avere il diritto di veto sulle decisioni aziendali che riguardano il nuovo gruppo che nascerà dalla fusione. E questo implica che molto probabilmente la Us Steel sarà delistata dalla Borsa di New York, anche perché i termini dell’accordo si inquadrano poco nelle tradizionali procedure di mercato. In pratica, anche se Us Steel avrà una partecipazione ben al di sotto del controllo, l’accordo le permetterebbe di scavalcare la società madre giapponese. Un modo spregiudicato ma efficace, dal punto di vista di Trump, di cambiare gli equilibri nel settore siderurgico.

Nippon Steel sta ancora valutando il piano ma è questa la condizione posta da Washington affinché l’aggregazione possa andare in porto: l’operazione, sebbene sia tra due gruppi privati, deve avere come premessa la sicurezza nazionale su cui gli Stati Uniti hanno l’ultima parola insieme con la facoltà di approvare alcuni membri del consiglio di amministrazione. Indicativo il commento del senatore repubblicano, Dave McCormick in risposta alla domanda sull’atteggiamento di Nippon Steel nei confronti del piano: “L’azienda giapponese è consapevole di ciò in cui si sta cacciando perché è stata una sua idea”. In pratica, la Nippon Steel, che pure ha promesso di investire 14 miliardi di dollari nella Us Steel, dovrebbe accettare un ruolo subalterno perché questo garantisce che i livelli di produzione non vengano tagliati in territorio americano. Trump terrà venerdì un convegno a Pittsburgh, dove ha sede la Us Steel, e gli piacerebbe molto intestarsi un’operazione “America first” che più non si può. Vedremo dove si spingerà la volontà del Giappone di chiudere la tormentata trattativa e la sua pazienza.

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