
(foto Ansa)
propaganda vincente
A ripetere i numeri di Hamas si fa soltanto il gioco dei terroristi
Accettando i numeri del gruppo palestinese, i pacifisti vestono di bianco anche migliaia di jihadisti sequestratori
Nessun numero che arriva dalla tragica guerra di Gaza è preso con beneficio d’inventario. Ufficialmente, stando ai numeri di Hamas che sono quelli riportati dai media e dai plenipotenziari della cooperazione, sono morte 53,939 persone. Chi ha concepito l’iniziativa “50mila sudari per Gaza”, esposti a Palazzo vecchio a Firenze come a Palazzo Marino a Milano e al Campidoglio a Roma, forse involontariamente ha evocato la calunnia del sangue deicida travestita da causa umanitaria con tanto di vignetta del Corriere della Sera che evoca Erode. Ma quelli dei sudari hanno volontariamente messo nel conto terroristi, sequestratori di ostaggi e stupratori di donne. A meno di pensare che a Gaza Israele uccida soltanto innocenti.
Ad aprile, una ricerca di Salo Aizenberg di HonestReporting ha rivelato che migliaia di morti precedentemente “identificati” – tra cui oltre mille bambini presumibilmente uccisi in attacchi aerei israeliani – erano silenziosamente scomparse dai conteggi di Hamas. In precedenza, Hamas aveva sostenuto che il 70 per cento delle vittime palestinesi a Gaza era costituito da “donne e bambini”, un’affermazione che non si riscontra più nei suoi elenchi aggiornati di recente. Dall’analisi di Honest Reporting risulta che il 72 per cento delle vittime elencate da Hamas sono maschi di età compresa tra 13 e 55 anni, il gruppo demografico che corrisponde a quello dei combattenti di Hamas. Le scoperte di Aizenberg riecheggiano un rapporto di dicembre della Henry Jackson Society, che documentava come Hamas avesse sistematicamente gonfiato il numero delle vittime civili per suggerire che Israele prendesse di mira i non combattenti. Ora un rapporto del Washington Institute for Near East Policy. Poco dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco a gennaio, l’allora capo di stato maggiore israeliano, Herzi Halevi, dichiarò che Israele aveva ucciso 20mila uomini di Hamas, Jihad islamica palestinese e altri gruppi. Si stima il numero totale di terroristi uccisi a 23mila, di cui 20mila di Hamas e tremila di altri gruppi. Le stime dell’intelligence statunitense sono leggermente inferiori a quelle dichiarate da Israele, attestandosi sui 15mila terroristi uccisi a gennaio, quando l’allora segretario di Stato Antony Blinken dichiarò che Hamas aveva reclutato tanti combattenti quanti ne aveva persi, 15mila. Le discrepanze nei numeri di Hamas hanno spinto l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari a dimezzare silenziosamente, nel maggio 2024, il numero di donne e bambini uccisi, rispettivamente da 9.500 a 4.959 e da 14.500 a 7.797. Ad aprile, il responsabile del team statistico del ministero della Salute di Gaza, Zaher al Wahidi, ha poi ammesso che molti nomi presenti nell’elenco delle vittime erano morti per cause naturali o indirette o potrebbero non essere morti. Al Wahidi ha insinuato che i cittadini di Gaza stessero presentando false dichiarazioni per cercare di ottenere assistenza finanziaria. Di conseguenza, centinaia di altri nomi sono stati rimossi in attesa delle indagini. Gli elenchi del ministero della Salute di Hamas non distinguono tra combattenti e civili o gli agenti di Hamas che si vestono da civili. In totale, oltre 6.300 nomi sono stati eliminati nel corso degli aggiornamenti degli elenchi delle vittime.
Ma ormai i numeri non contano più e il danno alla reputazione di Israele è fatto. Prima l’Onu ha detto che “14mila bambini moriranno a Gaza entro le prossime 72 ore”, spingendo la Bbc (e poi l’Onu stesso) a dire che non era vero, che la frase si basava su un rapporto sulla malnutrizione e nell’arco di un anno. Ora l’Unicef se ne esce con questa: “Gaza, oltre 50mila bambini uccisi o feriti”. In ogni caso per i nostri pacifisti anche i terroristi meritano un sudario. Ombra lunga della Palestina su una sinistra che non soltanto sembra aver smesso di pensare, ma che sembra non saper più neanche contare.