editoriali
Fare debito per Kyiv: gli Stati Uniti ci pensano, l'Europa che fa?
L’America ha un piano finanziario per gli asset di Putin: fare leva sui mercati per raccogliere debito comune. Le domande a cui rispondere sono ancora tante, ma Berlino pare d’accordo. La proposta sul tavolo della riunione dei ministri delle Finanze del G7 a Stresa
Il Consiglio dell’Unione europea ieri ha confermato l’accordo per usare i proventi straordinari degli attivi immobilizzati della Russia per sostenere la difesa dell’Ucraina e la ricostruzione nel contesto della guerra di aggressione della Russia. L’ammontare delle risorse che potrebbero essere messe a disposizione di Kyiv è stimato a 3 miliardi di euro l’anno su 200 miliardi di euro congelati. “Il 90 per cento sarà destinato all’assistenza militare tramite la European Peace Facility”, ha spiegato l’Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell: “Dobbiamo andare avanti immediatamente con l’attuazione”. Ma gli Stati Uniti hanno un’altra idea in mente, che sarà discussa alla riunione dei ministri delle Finanze del G7 a Stresa: usare i proventi straordinari per fare leva sui mercati e raccogliere con debito comune fino a 50 miliardi.
L’obiettivo dell’Amministrazione Biden è anche quello di mettere al sicuro l’assistenza finanziaria e militare all’Ucraina in caso di ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. “E’ vitale e urgente che troviamo collettivamente un modo per sbloccare il valore degli attivi sovrani russi immobilizzati nelle nostre giurisdizioni a beneficio dell’Ucraina”, ha detto ieri il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, a Francoforte. I dettagli del piano devono ancora essere discussi, con molte domande a cui rispondere. Chi emetterà il debito? L’Ue o gli Stati Uniti? Oppure i paesi del G7 attraverso uno special purpose vehicle? Con quali regole di voto per stanziare i fondi? Come saranno ripartiti i rischi, se i proventi futuri dovessero ridursi o la Russia dovesse vincere una causa? Gli europei hanno molti dubbi ma, secondo Bloomberg, la Germania sarebbe pronta a dare il suo assenso ai piani americani. Il progetto degli Stati Uniti ha senso per affrontare la lunga guerra che Putin impone all’Ucraina e all’Europa. Putin continua a scommettere sulla prudenza europea. E’ ora di smentirlo anche sul piano della creatività finanziaria.
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