Nonostante il rapporto delle Nazioni Unite abbia appurato le atrocità di Hamas il 7 ottobre, nel magico mondo di Antonio Guterres sembra che Israele quel sabato abbia fatto tutto da solo: il gruppo terrorista non entra nell'elenco delle organizzazioni che usano lo stupro come arma di guerra
Amit Soussana è stata la prima donna israeliana liberata a fornire una testimonianza diretta delle atrocità sessuali commesse da Hamas anche nei tunnel di Gaza. Racconta al New York Times di essere stata tenuta in ostaggio nella camera da letto di un bambino a Gaza con una catena alla caviglia. Il terrorista di Hamas incaricato di sorvegliarla, “Muhammad”, di tanto in tanto si sedeva accanto a lei sul letto, le sollevava la maglietta e la palpeggiava. Muhammad le chiedeva del ciclo mestruale, se si era lavata e quando sarebbe finito.
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