Tre missili Iskander sulla città ucraina: Putin fiuta il sangue nelle debolezze e nei ritardi occidentali e intensifica le sue operazioni su tutto il paese. Alla Biennale, il padiglione ucraino prova con manifesti e volantini a farci capire cosa significa vivere con la possibilità di essere colpiti da una missile in qualsiasi momento
Il padiglione ucraino alla Biennale di Venezia ha deciso di disseminare la città di cartelli rossi e bianchi e di volantini rossi con la mappa dei rifugi dalle bombe presenti in città. Sono appesi sui muri o appoggiati sui sedili dei vaporetti o sui tavolini dei bar, vogliono urlare a tutti cosa vuol dire vivere ogni giorno con la possibilità – che Vladimir Putin cerca di accrescere ogni giorno, intensificando gli attacchi – che un missile, una bomba, una scheggia ti colpisca mentre accompagni i figli a scuola, vai a lavorare, fai la spesa, guardi una mostra.
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