le dichiarazioni
Gantz dice che Israele deve votare a settembre
Per la prima volta dall'inizio della guerra, il ministro del governo di emergenza parla di elezioni anticipate. Il problema con Netnayhu non è Gaza
Benny Gantz ha chiesto, per la prima volta da quando è entrato a far parte del governo di emergenza, elezioni anticipate a settembre. L’ex ministro della Difesa israeliana, ex capo di stato maggiore e attuale ministro del gabinetto di guerra ha detto che “fissare una data ci consentirà di continuare lo sforzo militare” mantenendo la fiducia dei cittadini. Sono settimane di proteste in Israele, la piazza delle famiglie degli ostaggi si è unita a quella di chi chiede le dimissioni del premier Benjamin Netanyahu, e per Gantz le elezioni servirebbero a fornire a Israele più legittimità internazionale e anche a curare le ferite interne.
Il ministro non vuole lasciare il governo, in cui è entrato per dimostrare che il paese era unito e per non permettere che Netanyahu si trovasse nel mezzo dei suoi alleati estremisti nel momento delle decisioni importanti, ma ha detto di aver parlato più volte al premier della necessità di organizzare le elezioni: “Continuerò a farlo”. Un esponente del Likud, il partito di Netanyahu, ha risposto che non se ne parla, prima deve finire il conflitto, poi si organizzano le elezioni. Gantz sta prendendo le decisioni operative sulla guerra assieme a Netanyahu, non è in disaccordo sulle operazioni a Gaza e sa che i pericoli vanno ben oltre la Striscia, crede però che un nuovo premier, una coalizione diversa, l’uscita dal governo degli estremisti in calo nei sondaggi, nuovi toni, renderebbero il paese meno isolato.
L'editoriale dell'elefantino