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Parigi si fa centro della strategia militare europea, anche con l'IA

Mauro Zanon

La Francia si prepara a creare una nuova agenzia per sviluppare l'intelligenza artificiale nel settore della difesa: "O ci aggiorniamo, o saremo tagliati fuori", ha detto il ministro della Difesa francese Sébastien Lecornu

Parigi. Il prossimo luglio, la Francia lancerà una nuova agenzia per sviluppare l’intelligenza artificiale nel settore della difesa: si chiamerà Amiad (Agence ministérielle de l’intelligence artificielle de défense), avrà una dotazione di 300 milioni di euro, e sarà diretta da Bertrand Rondepierre, ex manager di DeepMind, il laboratorio di IA di Google. L’annuncio è stato fatto ieri a Les Echos dal ministro della Difesa francese, Sébastien Lecornu, secondo cui la Francia e le sue forze armate “devono lottare” per mantenere il proprio rango e essere pronte agli stravolgimenti epocali prodotti dall’IA nel modo di combattere le guerre. “O ci aggiorniamo, o saremo tagliati fuori. E’ in questo contesto che dal 2017 in avanti è stata fatto un lavoro senza precedenti sull’intelligenza artificiale, con una forte accelerazione nell’ultimo anno e utilizzando come paragone e modello quanto fatto con l’atomo negli anni Sessanta”, ha dichiarato a Les Echos Lecornu, che ha presentato ieri il nuovo organismo davanti agli studenti dell’École Polytechnique, i quali avranno un ruolo importante nell’Amiad.  Un centro di ricerca sarà infatti creato a Palaiseau, il campus di 160 ettari dove ha sede l’Ecole Polytechnique, mentre un altro centro tecnico sarà situato a Bruz, vicino a Rennes, sul sito specializzato nel controllo delle informazioni e nella cybersicurezza della Direction Générale de l’Armement (Dga),  la divisione del ministero che ha come missione quella di preparare il futuro dei sistemi di difesa, equipaggiare le forze armate e promuovere le esportazioni dell’industria della difesa francese. 

Il compito dell’Amiad sarà quella di progettare e fabbricare intelligenza artificiale per i principali programmi militari francesi, attuali e futuri, perfezionare gli armamenti e migliorare i servizi di intelligence. Entro il 2026, ha affermato Lecornu, “l’obiettivo è assumere trecento ingegneri, ricercatori e dottorandi civili e militari”. L’altro grande annuncio del ministro della Difesa è che l’agenzia avrà un suo supercalcolatore, il più potente d’Europa nel campo dell’IA. Situato a Suresnes, alle porte di Parigi, permetterà di trattare con la massima sicurezza i dati “secret-défense”, ossia ultrasensibili in materia di difesa nazionale. “Non solo gli eserciti potranno testare l’intelligenza artificiale incorporata negli equipaggiamenti mantenendo un elevato grado di protezione, ma anche le industrie della difesa potranno utilizzarla e alimentarla con i loro dati, senza temere lo spionaggio. Alcune aziende della difesa, grandi e piccole, potranno lavorare in uno spazio segreto militarizzato”, ha spiegato Lecornu, sottolineando che il supercalcolatore made in France sarà operativo nel 2025. “L’investimento sarà probabilmente tra i 200 e i 300 milioni di euro. Potrebbe andare a beneficio anche di altri ministeri”, ha aggiunto il ministro della Difesa. 

La Francia, dunque, passa alla velocità superiore in materia di IA applicata al settore militare e si prepara a essere all’avanguardia in Europa. “Sono convinto che la Francia sarà al primo posto in Europa per l’AI militare e Top 3 a livello mondiale. A patto che si pongano subito le basi giuste. In Francia c’è un terreno fertile, ma dobbiamo raddoppiare gli sforzi, perché nella guerra dei talenti di oggi tutto si muove molto velocemente. E quando si parla di IA, la qualità è più importante della quantità”, secondo Lecornu. 

Un’ulteriore conferma dell’attivismo francese nel settore della sicurezza e della difesa è arrivata giovedì, con l’annuncio di “Paris Defence and Strategy Forum”: la prima conferenza internazionale sulla sicurezza organizzata da Parigi, sul modello della Munich Security Conference. L’obiettivo di questo primo evento, che si terrà i prossimi 13 e 14 marzo, è quello di “dar voce al pensiero strategico francese e europeo”, secondo le parole del generale Benoît Durieux, presidente dell’Académie de défense dell’École militaire. Il presidente lituano, Gitanas Nauseda, dovrebbe partecipare all’incontro che prevede 63 tavole rotonde e altri eventi con relatori di 68 nazionalità, parlamentari, diplomatici, addetti alla difesa, ricercatori e accademici. “Sono passati più di due anni da quando la Russia ha attaccato l’Ucraina”, ha sottolineato il generale Durieux, secondo cui è necessario reagire da europei, uniti, perché “la Russia è oggettivamente una minaccia per l’Europa”. 

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