Aljaksandr Lukashenka (Ansa)

editoriali

L'elezione vuota della Bielorussia. Fermare Lukashenka avrebbe cambiato molte cose

Redazione

Si ripensa alle elezioni del 2020. Quanto sarebbe stata diversa la storia se Lukashenka non fosse rimasto impunito? Sarebbe stato molto diverso anche per Kyiv

Domani, domenica 25 febbraio, si vota in Bielorussia. Nessuno si domanda quale sarà il risultato di queste elezioni parlamentari, ma il ricordo va a quattro anni fa, quando i bielorussi andarono a votare per cambiare presidente e non fu loro permesso. Il dittatore Aljaksandr Lukashenka non aveva alcuna intenzione di andarsene, fece distruggere tutte le schede elettorali e si proclamò vincitore con l’80 per cento dei voti. I bielorussi che volevano cambiarlo davvero il presidente reagirono manifestando. Il dittatore, che non aveva alcuna intenzione di lasciare il potere accumulato dal 1994, reagì malmenando i manifestanti e arrestandoli.

In Bielorussia ci sono 1.420 prigionieri politici, molti degli oppositori di Lukashenka sono all’estero, come la leader dell’opposizione Svjatlana Tikhanovskaya, altri sono in galera e di loro non si sa più nulla, come un altro volto importante della protesta e della speranza: la flautista Maria Kalesnikava. Alcuni sono morti in carcere, l’ultimo è stato Igor Lednik, la sua accusa era di aver diffamato Lukashenka. Nel 2020 i bielorussi avevano colpito per coraggio e tenacia, poi la Bielorussia è diventata un buco nero e da fuori si vede solo la figura del dittatore sempre più vicino alla Russia, talmente vicino da essere diventato complice nell’attacco contro l’Ucraina. Certo nel 2020 l’attacco contro Kyiv era ancora qualcosa che in pochi immaginavano, ma rimane il solito dubbio che le elezioni di domenica ovviamente non aiutano a risolvere: quanto sarebbe stata diversa la storia se Lukashenka non fosse rimasto impunito? Eppure di cose il dittatore ne ha combinate parecchie, al suo popolo, agli ucraini, anche a noi europei, anche ai  migranti che trascina al confine con Polonia e Lituania, ma è sempre stato convinto che infondo nessuno avrebbe cercato davvero di fermarlo. E infatti è andato avanti.