Paolo Gentiloni - foto Ansa

La conferenza

Gentiloni: "Next Gen Eu grande successo. Spingerà il pil Ue all'1,4 per cento. No al rinvio delle scadenze"

"Sono stati già sborsati 225 miliardi. Il Piano ha attenuato gli impatti economici della guerra in Ucraina. L'obiettivo di portarlo a termine entro il 2026 è impegnativo ma realistico", ha detto il commissario europeo all'Economia che auspica nuovi strumenti e obiettivi comuni: "Soprattutto la Difesa"

"A oggi sono stati sborsati quasi 225 miliardi di euro a sostegno delle economie dell'Ue". Lo ha detto il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni nel corso della presentazione della valutazione intermedia dell'attuazione del Recovery Found. "Gran parte di questi esborsi riflette i progressi delle riforme, molte delle quali sono state anticipate. Al primo febbraio, la Commissione ne aveva valutato positivamente il 18 per cento. Ci aspettiamo che oltre la metà (54 per cento) di tutte le tappe e gli obiettivi de Next Generation Eu siano stati completati entro la fine del 2024", ha spiegato Gentiloni.

Che però avverte: "Questa valutazione intermedia illustra i progressi compiuti finora e naturalmente c'e' sempre spazio per i miglioramenti. Le lezioni che abbiamo delineato dovrebbero essere prese in considerazione a partire da ora. Il Next Gen Eu ha poco meno di tre anni di vita e, per molti versi, la seconda metà della sua vita sarà più impegnativa della prima, poiché gli investimenti raggiungono una fase critica della loro attuazione". 

Ma, al netto della valutazione che è ancora intermedia, secondo Gentiloni si possono tuttavia già "evidenziare una serie di risultati chiave di questa storia di successo europea". "Il primo è stato immediato, l’annuncio di Next Generation Eu ha portato ad un’immediata riduzione degli spread sui titoli di stato. Naturalmente, l’azione politica svolta a livello nazionale e anche dalla Bce hanno avuto un ruolo in questo senso. Ma il Next Generation Eu ha rappresentato una svolta decisiva, prevenendo una grande frammentazione europea". 

Guardando al futuro, ha spiega poi il commissario, "le simulazioni effettuate dalla Commissione stimano che lo strumento abbia il potenziale di aumentare il Pil reale dell'Ue fino all'1,4 per cento nel 2026, rispetto a uno scenario senza aiuti europei".

Ed è questo forse il motivo che ha spinto il commissario ad accodarsi alle dichiarazioni del vicepresidente della Commissione europea, che spinge per evitare di spostare le scadenze: "In linea di principio – ha detto Gentiloni – abbiamo un’attuazione possibile e una scadenza realistica, impegnativa ma realistica (quella del 2026). Personalmente, non incoraggerei a investire capitale politico nello spostare la scadenza del Next Generation Eu. Preferirei invece investire questo capitale politico per identificare nuovi strumenti comuni per finanziare obiettivi comuni e, naturalmente, soprattutto la Difesa".
 

"Il Next Generation Eu – ha aggiunto l'ex premier italiano – ha attenuato gli impatti economici negativi della guerra in Ucraina. A volte sentiamo i critici sottolineare che il rimbalzo economico dell'Ue dopo il Covid è stato impressionante, ma si è esaurito senza un impatto più duraturo sulla crescita. In effetti abbiamo assistito a un'impressionante ripresa nel 2021 e 2022 ma poi l'economia europea ha rallentato. Undici stati membri hanno registrato una crescita negativa lo scorso anno e ci aspettiamo un'accelerazione dell'attività economica solo nella seconda metà di quest'anno". E il motivo, ha poi specificato Gentiloni, è stata la guerra iniziata dalla Russia contro Kyiv: "Il Next Generation Eu non ha potuto annullare l'impatto economico della guerra e della conseguente crisi energetica, ma lo ha sostanzialmente attenuato. Abbiamo anche adattato i piani nazionali e concordato i capitoli di Repower Eu per accelerare la transizione energetica. Nel complesso, il Next Generation Eu ci ha aiutato a navigare in queste acque molto agitate", ha concluso.

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