(foto EPA)

editoriali

Un Congresso disfunzionale. I trumpiani mettono in stato d'accusa Mayorkas: una crisi sistemica

Redazione

Per un singolo voto è passata alla Camera dei rappresentanti la mozione di impeachment verso il segretario dell’Homeland Security. E’ la prima volta nella storia che un membro attivo del gabinetto presidenziale viene messo in stato di accusa

Per un singolo voto è passata alla Camera dei rappresentanti la mozione di impeachment verso il segretario dell’Homeland Security, Alejandro Mayorkas. E’ la prima volta nella storia che un membro attivo del gabinetto presidenziale viene messo in stato di accusa. Bisognerà poi vedere se anche il Senato approverà questa scelta (sarà difficile). Ma intanto è partito il tentativo di punire il responsabile della sicurezza dei confini del paese. I deputati trumpiani ci avevano già provato la scorsa settimana, ma avevano fallito, facendo una figuraccia. Dicono che il segretario Mayorkas è da ritenersi responsabile dell’emergenza immigrazione al confine col Messico – in alcuni giorni ci sono fino a diecimila ingressi e la polizia di frontiera non sa come fare. Ma quando i democratici hanno proposto una soluzione, inserita nel pacchetto con dentro gli aiuti a Ucraina e Israele, i trumpiani hanno detto di no.

Donald Trump ha paura che se la questione immigrazione si risolve, non avrà più uno dei suoi slogan in campagna elettorale – costruiamo il muro! Cacciamoli tutti! – e così aveva detto: fermi, il caos ci favorisce. Mayorkas quindi è accusato per qualcosa che poteva essere risolto già settimane fa, non si fosse messo di mezzo l’ex presidente per i suoi fini elettorali. Da quando i repubblicani controllano la Camera i bucanieri MaGa hanno reso il Congresso un ingranaggio disfunzionale della macchina legislativa e politica americana. Trump attacca i dem accusandoli di caccia alle streghe, ma chi sta usando la giustizia come arma contro gli avversari politici sono i suoi uomini a Capitol Hill. Ci hanno provato anche con il figlio del Potus, Hunter Biden, e con lo stesso presidente, accusandolo di crimini senza avere uno straccio di prova.  La disfunzionalità di questo Congresso da troppo tempo si vede anche in politica estera. I 22 repubblicani che martedì insieme ai dem hanno votato al senato i 95 miliardi per Kyiv e Gerusalemme sono già stati bollati dall’alt-right  come traditori da epurare