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Von der Leyen offre alla Tunisia un miliardo di euro. Ma Saied non vuole farsi comprare

David Carretta

La presidente della Commissione in visita a Tunisi insieme a Meloni e Rutte: "Lavoriamo a un pacchetto di misure su energia e migranti". Ma il presidente tunisino: "Usarci per ospitare i profughi è disumano". E torna il silenzio europeo sul rispetto dei diritti umani

La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ieri ha annunciato un possibile pacchetto di oltre un miliardo di euro per la Tunisia durante la sua visita a Tunisi con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il premier olandese, Mark Rutte. Dopo l'incontro con il presidente Kais Saied, la Commissione ha pubblicato una dichiarazione per dire che "l'Unione europea e la Tunisia hanno concordato di lavorare insieme su un pacchetto di misure di partnership globale per rafforzare i legami economici e cooperare nel settore delle energie durevoli, dei migranti e i contatti tra persone". Von der Leyen ha promesso 900 milioni di euro di assistenza macrofinanziaria se Saied accetterà di firmare un accordo di salvataggio con il Fondo monetario internazionale. Altri 105 milioni dovrebbero andare alla lotta ai trafficanti di esseri umani e al rafforzamento delle capacità della guardia costiera tunisina per intercettare i migranti in mare.


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Kais Saied non sembra intenzionato a farsi comprare troppo facilmente dall'Ue per bloccare le partenze. "La soluzione non sarà a spese della Tunisia", aveva già detto Saied sabato, alla vigilia della visita dei tre leader europei: "Non possiamo essere un guardiano per i loro paesi". In una nota pubblicata ieri sera, la presidenza tunisina ha confermato la linea dura con l'Ue. Nell'incontro con von der Leyen, Meloni e Rutte, Saied "ha fatto notare che la soluzione che alcuni sostengono segretamente di ospitare in Tunisia migranti in cambio di somme di denaro è disumana e inaccettabile, così come le soluzioni di sicurezza si sono dimostrate inadeguate, anzi hanno aumentato le sofferenze delle vittime della povertà e delle guerre", ha detto il palazzo presidenziale.

 

La visita di Ursula von der Leyen ieri a Tunisi segna il ritorno al silenzio dell'Unione europea sulla democrazia e i diritti in Tunisia, nel momento in cui il regime di Kais Saied concentra sempre più poteri nelle mani del presidente, perseguita l'opposizione e moltiplica le campagne xenofobe contro i migranti. “L'incontro è un'importante pietra miliare", ha detto von der Leyen. Il messaggio sulla deriva autoritaria di Saied è stato il contrario di una critica, quasi un incoraggiamento a continuare su questa strada. "Il percorso democratico della Tunisia è stata una strada lunga, talvolta difficile, ma queste difficoltà si possono superare", ha detto von der Leyen.

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