l'intervento
“L'invasione russa dell'Ucraina non è un problema solo europeo”
Il ministro degli Esteri giapponese, in occasione della ministeriale del G7 a Karuizawa, scrive al Foglio: ecco come si protegge l’ordine internazionale
In qualità di presidente del G7 2023, il Giappone ospiterà, dal 16 al 18 aprile, la Riunione dei Ministri degli Esteri del G7 a Karuizawa, nella prefettura di Nagano. Mentre l’invasione russa dell’Ucraina scuote le fondamenta dell’ordine internazionale, la comunità globale si trova a un punto di svolta storico, ed è superfluo sottolineare come il coordinamento delle politiche in seno al G7 sia più importante che mai. Il Primo Ministro Kishida ha espresso la sua determinazione a guidare il dibattito in qualità di presidente del G7, nonché a mostrare risolutamente al mondo che il G7 respinge con fermezza i tentativi di cambiare unilateralmente lo status quo con la forza o la minaccia di armi nucleari – tanto più il loro utilizzo – come sta facendo la Russia, e che il G7 proteggerà strenuamente l’ordine internazionale basato sullo stato di diritto.
In qualità di presidente della Riunione dei Ministri degli Esteri del G7 di quest’anno, a Karuizawa, città dalla rigogliosa natura, vorrei avere con i miei omologhi uno scambio di opinioni schietto e approfondito sui temi urgenti della comunità internazionale.
Situazione in Ucraina
Innanzitutto, la situazione in Ucraina. L’invasione russa dell’Ucraina non è un problema solo europeo, ma rappresenta una sfida ai principi stessi da cui dipende l’intera comunità internazionale, e ciò rende la coesione del G7 ancor più importante. Lo scorso anno, il G7 ha guidato gli sforzi della comunità internazionale collaborando a stretto contatto con una frequenza senza precedenti, tenendo – anche da remoto – ben sei incontri al vertice e undici riunioni dei Ministri degli Esteri.
Nel 2023, anche sotto la presidenza del Giappone, questa linea non cambierà. In occasione della Ministeriale degli Esteri tenutasi lo scorso 18 febbraio a Monaco, in Germania, il G7 ha sottolineato il proprio impegno a sostenere un ordine internazionale basato sullo stato di diritto, ha accolto con favore l’impegno ucraino per una pace giusta e duratura, e ha convenuto di collaborare attivamente a tale scopo con l’Ucraina. Il 24 febbraio, il Primo Ministro Kishida ha organizzato un vertice del G7 in videoconferenza, in cui ha riaffermato anche per l’anno in corso gli sforzi congiunti del G7 in risposta all’invasione russa dell’Ucraina, a cominciare dalle sanzioni contro la Russia e dal sostegno al paese aggredito.
Il 21 febbraio scorso, il premier Kishida ha visitato l’Ucraina, e oltre a constatare coi propri occhi le devastazioni della guerra, ha tenuto un incontro al vertice col Presidente Zelensky, per trasmettere di persona l’incrollabile solidarietà dei paesi affini, Giappone e G7 in primis. Gli ha inoltre promesso, oltre alla costante attuazione del sostegno da 7,1 miliardi di dollari totali precedentemente annunciato, 470 milioni di dollari di nuovi aiuti finanziari bilaterali, anche nel campo dell’energia, nonché 30 milioni di dollari in equipaggiamenti non letali attraverso il fondo fiduciario della NATO. Il Presidente Zelensky ha espresso profonda gratitudine per il supporto giapponese.
L’aggressione da parte della Russia deve cessare al più presto, anche per evitare il ripetersi delle tragedie in Ucraina. Al fine di poter trasmettere un messaggio condiviso da tutto il G7, intendo guidare in prima persona il dibattito in seno alla riunione dei Ministri degli Esteri, con l’obiettivo di collegarlo direttamente a quello del vertice G7 di Hiroshima. E’ inoltre mia intenzione discutere anche della risposta alle conseguenze della situazione in Ucraina, nonché del rafforzamento delle relazioni coi paesi che ne subiscono le ripercussioni.
Indo-Pacifico
Passiamo quindi all’Indo-Pacifico. Questa regione, in cui è situato il Giappone, è un motore di crescita dell’economia globale, ma allo stesso tempo si trova anche ad affrontare svariate sfide. E’ nell’interesse non solo del G7, ma del mondo intero, arricchire la regione come luogo libero da coercizioni o intimidazioni, dove libertà e stato di diritto siano rispettati. Sotto questo punto di vista, un “Indo-Pacifico libero e aperto (FOIP)” è una visione di crescente rilevanza ed è importante anche in termini di rafforzamento delle relazioni con il cosiddetto “Sud Globale”. Lo scorso mese, il governo giapponese ha divulgato un nuovo piano per il FOIP, ritenendo importante indicare dettagli concreti sul concetto di Indo-Pacifico libero e aperto, nonché sull’espansione della cooperazione per realizzare il FOIP in questo momento di svolta storica.
E’ indispensabile, per la creazione di un Indo-Pacifico libero e aperto, anche la cooperazione con gli altri paesi. Il Giappone accoglie con piacere il rafforzamento dell’impegno dei membri del G7 nei confronti del FOIP, nonché il loro annuncio di strategie e altre misure a riguardo. Anche alla prossima Riunione dei Ministri degli Esteri, è mia intenzione, nel riaffermare la nostra cooperazione come G7, inviare un messaggio forte per ampliare ulteriormente la cerchia degli stati che condividono la nostra visione, e per promuovere una “partnership paritaria” con i vari paesi della comunità internazionale.
Sintesi
Tra gli altri argomenti di dibattito in programma, figurano svariati temi globali, come la situazione regionale in Cina, Corea del Nord e altri paesi, la cooperazione con i partner internazionali, il disarmo e la non proliferazione nucleari, questioni a cui intendiamo rispondere risolutamente come G7. In qualità di presidente, è mia intenzione portare avanti un confronto produttivo alla Riunione dei Ministri degli Esteri del G7 di Karuizawa, in modo da garantire il successo del Vertice di Hiroshima.
* ministro degli Affari esteri del Giappone
L'editoriale dell'elefantino