"In questo momento dominano smarrimento e paura, tante persone sono contrarie alla guerra, ma non sanno cosa fare, sono come paralizzate. Per il presidente l’Ucraina è Russia". La combinazione tra paura e propaganda, le prospettive e le occasioni mancate dall'Ue: intervista al fondatore del partito social-liberale Yabloko
Mosca. Il termometro segna -12°. Sotto un’intensa nevicata una bandiera verde con una mela rossa garrisce al vento. La sede di Yabloko, l’unico partito di opposizione democratica rimasto in Russia, occupa un antico palazzo della via Pyàtnitskaya, dirimpetto alla chiesa di San Clemente, uno dei due edifici ortodossi della capitale dedicati a un Papa della Chiesa cattolica.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE