Foto di Russian Foreign Ministry Press Service via AP, via LaPresse 

Editoriali

Il Sudafrica ospita militari russi nell'anniversario della guerra a Kyiv. La visita di Lavrov

Redazione

È "il corso naturale delle relazioni", è la giustificazione dell'Anc per le esercitazioni navali congiunte con la Russia. Ma il governo dice di avere una posizione neutrale. Questa è la seconda volta del ministro degli Esteri in Africa in sei mesi, l'ennesima zampata sul continente

Il Sudafrica “festeggerà” il primo anniversario dell’attacco russo all’Ucraina ospitando esercitazioni navali congiunte con la Russia oltre che con la Cina, tra il 17 e il 27 febbraio. È stato annunciato in occasione della visita di Lavrov a Pretoria. Gli scambi commerciali diretti tra i due paesi sono pochi, ma c’è un antico interesse comune da produttori di diamanti, e per determinarne i prezzi l’Urss brezneviana si metteva d’accordo sotto banco col regime dell’apartheid mentre, ufficialmente, predicava il boicottaggio economico, le sanzioni e aiutava l’African national congress (Anc) di Nelson Mandela.

 

Proprio in ricordo di quei tempi, lunedì il governo dell’Anc  – per bocca del ministro delle Relazioni internazionali e della cooperazione Naledi Pandor – ha risposto alle critiche sulle esercitazioni militari congiunte dicendo che ospitare paesi “amici” era il “corso naturale delle relazioni”. Al contempo, il governo assicura però di essere neutrale tra Russia e Ucraina, e si è anche proposto come mediatore per un negoziato. Il Sudafrica non è comunque solo.

 

Questa è la seconda visita africana di Lavrov in sei mesi, e viene prima del vertice Russia-Africa di San Pietroburgo, che lo scorso anno è stato rinviato al luglio 2023 a causa proprio della guerra. Al voto dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sospendere l’adesione della Russia al Consiglio dei diritti umani che c’è stato lo scorso aprile, solo 10 nazioni africane su 54 hanno votato a favore, mentre 9 si sono opposte alla delibera e 35 si sono astenute o assentate. La Russia è attualmente il più grande esportatore di armi nel continente africano, un anno fa centinaia di consiglieri militari russi sono stati schierati in Mali e, negli ultimi anni, in Africa ci sono stati diversi golpe da parte di militari locali addestrati in Russia.

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