Foto di Emilio Morenatti, AP Photo, via LaPresse 

Editoriali

Macron offre a Sánchez un accordo di stretta collaborazione. Alleanze variabili

Redazione

Migranti, energia, difesa e la risposta all'Ira di Biden. La strategia alternativa del presidente francese per trovare nuovi alleati da sostituire a Scholz. Nel piano è compresa anche l'Italia di Giorgia Meloni, anche se le relazioni per ora restano fredde

Emmanuel Macron è andato ieri a Barcellona per incontrare il premier spagnolo Pedro Sánchez e firmare insieme un accordo di stretta collaborazione su migranti, energia, difesa e la risposta all’Inflation reduction act (Ira) dell’amministrazione Biden. Il presidente francese ha lasciato una Parigi in subbuglio per le manifestazioni contro la sua riforma delle pensioni, e questo non dev’essergli dispiaciuto, ed è stato accolto dalla pubblicazione sul País della sua conversazione con lo scrittore Javier Cercas – un altro gesto affettuoso.

 

Ma tutti gli occhi europei erano puntati sull’incontro con Sánchez perché è visto come l’espressione di una strategia alternativa di Macron per trovare alleati con cui si intende meglio di quanto non faccia di recente con l’alleato tradizionale, la Germania di Olaf Scholz (anche se domenica c’è la grande festa franco-tedesca per i sessant’anni del Trattato dell’Eliseo). Anche l’Italia rientrerebbe in questa strategia francese di diversificazione, come dimostra il Trattato del Quirinale, ma al momento le relazioni con il governo Meloni sono cortesi e fredde.

 

In realtà anche il vertice tra Macron e Sánchez era previsto per l’anno scorso ma è stato rimandato a causa dello scontro sul gasdotto MidCat, che la Spagna (e la Germania) voleva rilanciare e che invece la Francia ha bloccato. Al suo posto, i due paesi assieme al Portogallo si sono accordati per la costruzione di una conduttura che trasporta idrogeno tra Marsiglia e Barcellona. Così Macron, accompagnato da una decina di ministri, ha puntato tutto sulla “convergenza” e sulla possibilità di una cooperazione efficace nei confronti dell’America e dell’Inflation reduction act, il grande cruccio di questi tempi, e anche sulle strategie di difesa. La Spagna prenderà la presidenza di turno del Consiglio europeo a luglio.