prima e dopo

Più crateri che terra. Cosa resta di Soledar dopo gli attacchi russi

Enrico Cicchetti

Le foto satellitari di Maxar della provincia di Donetsk mostrano la distruzione dopo una delle battaglie più sanguinose dell’invasione russa. Scuole, fattorie e palazzi ridotti in macerie. Il Cremlino ammette: ci sono ancora "piccole sacche di resistenza"

Le truppe sostenute dai russi hanno quasi il pieno controllo di Soledar, ha detto Andrey Baevsky, un funzionario installato dal Cremlino sul territorio, costretto però ad ammettere che nella città ci sono ancora "piccole sacche di resistenza" da parte dell'Ucraina. Russi e mercenari di Wagner tentano anche di accerchiare Bakhmut. 

 

Nelle aree che circondano la regione di Donetsk, nell’est dell’Ucraina, c'erano città che non ci sono più. I dintorni della cittadina mineraria di Soledar sono il teatro di una delle battaglie più sanguinose dell’invasione russa. Di case, scuole, condomini e fattorie non rimangono che macerie. La caduta di Soledar, pur essendo improbabile che rappresenti realmente un punto di svolta in una guerra durata quasi 11 mesi, sarebbe tuttavia un premio per un Cremlino in cerca di buone notizie sul campo di battaglia negli ultimi mesi. E offrirebbe inoltre alle truppe russe un trampolino di lancio per conquistare altre aree della provincia di Donetsk rimaste sotto il controllo ucraino, come la vicina città strategica di Bakhmut.

 

Alcune delle immagini più significative del conflitto non mostrano cadaveri e carri armati distrutti, non sono state scattate da reporter o blogger ma arrivano dall'alto, sono riprese dal satellite di Maxar Technologies. Mettere a confronto le stesse porzioni di terra a qualche mese di distanza, tra l’agosto 2022 e il gennaio 2023, rende evidente la violenza del conflitto in quelle zone. 

 

Nei dintorni di Bakhmut, un terreno dove gli uomini di Kyiv hanno scavato le loro trincee è completamente crivellato con centinaia di colpi di artiglieria. La foto scattata dallo spazio è del 7 gennaio 2023.

 

Qui sotto c'è Bakhmutske, che si trova tra Soledar e Bakhmut. Le prime foto sono state scattate da Maxar nell'estate del 2022, le seconde foto sono state scattate di recente, il 10 gennaio 2023. Quell'edificio a ferro di cavallo con il tetto bianco è una scuola, come mostra la geolocalizzazione di Google. Anzi, lo era.

(Muovi a destra e a sinistra il cursore con le frecce al centro dell'immagine per vedere le foto prima e dopo la battaglia)

 

Qui sotto invece si vede ciò che rimane di un’azienda agricola alle porte di Soledar: la prima è una foto della scorsa estate, la seconda del 10 gennaio. 

Dopo le feroci battaglie, Soledar non può più essere chiamata una città, "presto non ci sarà più un edificio interno, un mattone intero", ha detto il comandante del battaglione "Libertà" delle forze armate ucraine in un'intervista a RadioLiberty-RadioSvoboda.

  • Enrico Cicchetti
  • Nato nelle terre di Virgilio in un afoso settembre del 1987, cerca refrigerio in quelle di Enea. Al Foglio dal 2016. Su Twitter è @e_cicchetti