Foto di Geert Vanden Wijngaert, via LaPresse 

tensioni europee

Macron annuncia l'accordo per un gasdotto, ma la Germania è esclusa. Un segnale politico

Sergio Soave

Il progetto franco-ispano-portoghese, utile in parte anche a far fronte alla crisi energetica, potrà interessare anche l'Italia, inclusa nell'area Mediterranea. Intando l'isolamento tedesco prosegue

Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato un accordo con Spagna e Portogallo per un gasdotto marino che unirà Barcellona a Marsiglia e che ha l’obiettivo di diventare una connessione per trasportare idrogeno “verde”, ma che finché durerà l’emergenza energetica potrà trasportare gas. Questo progetto, che ne sostituisce uno precedente che non aveva ottenuto il consenso necessario, oltre al suo valore operativo, che andrà valutato, ha invece un evidente valore di segnale politico.

 

La Germania non è stata invitata agli incontri sulla nuova struttura, mentre era presente a quelli sulla ipotesi precedente, quella di un gasdotto attraverso i Pirenei, fortemente sostenuta da Berlino ma osteggiata da Parigi. Al di là dei problemi tecnici e della verniciatura ecologica, l’accordo rappresenta una opportunità per l’area mediterranea, che non può che interessare, seppure ovviamente in forme diverse, anche l’Italia. Il governo tedesco, che è sotto accusa per la sua resistenza alle proposte per un intervento comunitario sul prezzo del gas, rischia che l’isolamento politico si consolidiin una nuova geografia dei poteri e degli interessi in Europa. Toccherà al nuovo governo italiano valutare le possibilità che si aprono per effetto della evidente decadenza dell’asse franco-tedesco che finora è stato decisivo in Europa.

 

La collocazione europea dell’Italia, che non è in discussione anche secondo le dichiarazioni recenti di Giorgia Meloni, diventa ancora più rilevante nel momento in cui si aprono prospettive innovative che possono essere sfruttate (naturalmente a condizione che si sappia farlo). Si sta delineando una svolta di cui l’accordo franco-ispano-portoghese è un primo effetto, la cui rilevanza sembra sia sfuggita agli osservatori ma che diventerà il nuovo terreno di gioco, anche per l’Italia, in Europa. Sempre che si voglia e si sappia giocarla da protagonisti e non da lamentosi sovranisti subalterni.

Di più su questi argomenti: