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editoriali

Putin abbandona l'Armenia

Redazione

Erevan pronta ad arrendersi all’Azerbaigian. Segno della debolezza di Mosca

"Vogliamo firmare un documento per il quale saremo  chiamati traditori. Il popolo potrebbe sollevarci dal potere. Ma saremo comunque grati se come risultato otterremo una pace duratura”.

Il premier armeno, Nikol Pashinyan, ha rivolto in Parlamento l’annuncio più difficile, quello che potrebbe chiudere il conflitto con l’Azerbaigian che dura da oltre 20 anni, costato migliaia di vittime e sfollati, ma potrebbe aprirne un altro all’interno dell’Armenia fra i nazionalisti e chi invece è stanco di combattere. Un accordo di pace significherebbe riconoscere l’integrità territoriale dell’Azerbaigian e  la sovranità di Baku sul Nagorno-Karabakh in cambio della fine della guerra. L’offensiva azera lanciata lunedì ha già causato oltre 100 morti e migliaia di sfollati in fuga dai bombardamenti che hanno preso di mira il territorio armeno.

“Non importa cosa succederà a me, mi importa cosa succederà alla Repubblica armena”, ha detto il premier cosciente di avere tradito buona parte dei suoi elettori e della diaspora, molto agguerrita contro gli azeri. I suoi ultimi  tentativi di convincere la Russia a venire in soccorso dell’Armenia sono andati a vuoto. Ha invocato – invano – l’articolo 4 dell’Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva che imporrebbe l’intervento militare in caso di aggressione a uno stato membro.

Poi il ministero della Difesa armeno ha detto che gli azeri avevano colpito alcuni dei militari russi dislocati nel paese a salvaguardia del cessate il fuoco. Purtroppo per  Pashinyan il tempismo degli azeri nel lanciare la nuova offensiva non è stato casuale. Gli appelli di Vladimir Putin a mantenere la calma erano la prova che la Russia, in enorme difficoltà in Ucraina, non sarebbe intervenuta su un altro fronte rischiando il confronto insostenibile con la Turchia, alleata dell’Azerbaigian. Subito dopo il discorso del premier, migliaia di persone si sono riversate in strada a Erevan chiedendo le dimissioni di Pashinyan. L’Armenia rischia di finire in una crisi molto grave e la Russia dà un segnale di debolezza ai suoi alleati: in caso di pericolo, vedetevela voi.

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